Le ultime parole, “il mio limite è arrivato”. Sabrina Misseri conclude così la sua lettera alla sorella Valentina. Una lettera lunga e che è una continua disperazione. Un passaggio su tutti: “Non voglio più saperne di niente, scusami se non ti telefonerò ma non sto bene, questa botta non riesco a reggerla… Preferisco mollare piuttosto che continuare, qui dentro non uscirò mai, non vogliono credermi e non so più cosa fare. Non ce la faccio più… tutto ha un limite, sono un essere umano”. Sabrina Misseri deve scontare l’ergastolo, stando alla sentenza di primo grado in corte d’assise a Taranto, per l’assassinio di sua cugina Sarah Scazzi, uccisa ad Avetrana il 26 agosto 2010-