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Italia “tra le nazioni più pessimiste d’Europa” per la pandemia: poca proiezione al futuro, consapevolezza dei rischi Bnp Paribas Cardif/Ipsos

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Di Francesco Santoro:

Gli italiani sono più preoccupati e pessimisti rispetto al 2019 e alla media europea. Crescono la paura di perdere il posto di lavoro, di finire in ospedale e aumenta il desiderio di maggior protezione per la salute. E ancora, la pandemia ha ridotto le entrate costringendoli a rinviare o annullare i progetti più onerosi. È quanto emerge dalla ricerca sulle aspettative e le esigenze delle persone elaborata da Bnp Paribas Cardif in collaborazione con Ipsos su un campione di 21mila persone in 21 Paesi e 3 continenti. «L’indagine fotografa un’Italia tra le nazioni più pessimiste d’Europa, con meno capacità di proiettarsi nel futuro ma con più consapevolezza sui rischi da cui proteggersi commenta il ceo di Bnp Cardif, Isabella Fumagalli-. La pandemia, infatti, da un lato ha impoverito le imprese e le famiglie con particolare impatto sui lavoratori precari, sui giovani e sulle donne, dall’altro ha inibito ogni progettualità a fronte dell’incertezza nel futuro. Le persone si sono rese conto dell”importanza della protezione e della prevenzione, in particolare nella sfera della salute e dell’occupazione anche grazie alle nuove soluzioni di  prossimità adottate tempestivamente dalle compagnie di assicurazione durante l’emergenza».
Quali sono le maggiori preoccupazioni degli italiani? In cima alla lista c’è il timore di una riduzione delle entrate (75%); a seguire la paura di ammalarsi gravemente (71%) e di perdere l’indipendenza (68%). A causa dell’emergenza, inoltre, più della metà (il 56%) ha dovuto o dovrà posticipare o rinunciare a un acquisto importante. Solo il 16%, invece, ha avuto o si aspetta di avere difficoltà nel pagare le bollette.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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