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“Le più belle spiagge libere del Salento negate ai cittadini” Lo Sportello dei diritti si appella al presidente della Regione Puglia

spiaggia libera

Di seguito stralci del comunicato diffuso dallo Sportello dei diritti, presieduto da Giovanni D’Agata:

“Le bellezze naturali del Salento sono la risorsa fondamentale del nostro territorio, la cui fruizione si pone come ineludibile presupposto per lo sviluppo del turismo e quindi lo sviluppo economico. Da alcuni anni, però i salentini assistono impotenti” (moderato) “delle loro più belle spiagge, dei loro più incantevoli scorci di mare…tutti ormai (moderato) fornire il “servizio” di cabine e ombrelloni a chi ne farebbe volentieri a meno!  Il tutto sotto il paravento dell’occupazione e dello “sviluppo del territorio”, applicando, però, di fatto un metodo che porta a sottrarre alla libera fruizione le zone di maggiore bellezza, destinandole ai lidi privati, e lasciando a chi non può permetterselo i tratti di spiaggia più brulli e disagevoli. Capita così che tanti salentini, che magari con il  frutto di decennali sacrifici hanno edificato una casetta al mare per poter passare le ferie, si vedano precluso il passaggio da quello che diviene di fatto un altro odioso balzello: QUELLO CHE UN TEMPO ERA UN DIRITTO DI TUTTI E’ DIVENTATO UN PRIVILEGIO PER CUI BISOGNA PAGARE, spesso molto salato!Peraltro, questo sistema non influisce neanche positivamente sul turismo, in quanto provoca un notevole aumento dei costi che può scoraggiare chi deve badare a quanto spende per la vacanza, indirizzandolo magari verso le spiagge greche o della ex jugoslavia, dove è più facile trovare il mare gratis per tutti.Sia chiaro: non siamo contrari in linea di principio alle spiagge private, ma riteniamo che chi non ha voglia o possibilità di andare nei lidi privati, sostenendo i relativi oneri, debba avere la libertà di poter scegliere anche i posti più belli, al pari di chi può spendere. Ormai, però, imperversa la completa monopolizzazione di interi tratti di mare: le spiagge di Torre dell’Orso, di San Foca o degli Alimini sono ormai off-limits per i salentini, completamente in mano ai concessionari che spesso stipulano convenzione con i villaggi turistici che ben poco apporto danno all’economia salentina.Giovanni D’AGATA presidente dello “Sportello dei Diritti”, chiede al Presidente VENDOLA, norme che garantiscano la libera fruizione del territorio a tutti, anche a chi ha difficoltà a pagare gli onerosi balzelli richiesti per avere la disponibilità di un ombrellone nei lidi privati.


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