Le comunicazioni di seguito riguardano due centri commerciali pugliesi. Due fra i tanti in cui oggi si svolge la protesta nell’ambito di quella nazionale.
Di seguito un comunicato diffuso da Gran Shopping di Molfetta:
Martedì 11 maggio gli operatori della galleria del centro commerciale Gran Shopping Mongolfiera di Molfetta abbasseranno le saracinesche dei propri esercizi in segno di protesta a partire dalle ore 11, per pochi minuti, come in tutta Italia, per protestare contro il prolungamento delle chiusure nei festivi e prefestivi, ossia i giorni di maggior incasso e fatturato, provocando grosse perdite. “Sono oltre sei mesi che viviamo questa ingiustizia”, commentano alcuni operatori della galleria molfettese. “Il centro commerciale è sicuro, la direzione si è impegnata durante tutta la pandemia a mantenere altissimi gli standard di protezione e sicurezza della struttura, tanto da non aver mai registrato focolai, ma inspiegabilmente continuano a penalizzarci e discriminarci rispetto ai colleghi che operano, invece, nelle città. Sia chiaro, siamo felici che i commercianti pugliesi siano tornati a lavorare da quando siamo tornati in zona arancione, ma perché questa discriminazione nei nostri confronti? Si sa che la gente fa shopping soprattutto nei weekend, così facendo provocano danni enormi alle nostre attività”.
“Chiediamo di farci ripartire avendo una prospettiva di ripresa chiara, cosa che è mancata fino ad oggi”, concludono i commercianti. “L’esigenza di manifestare nasce dalla scomparsa di riferimenti alle aperture dei centri commerciali nell’ultimo decreto aperture varato dal Governo Draghi. In Gazzetta Ufficiale sono completamente assenti riferimenti alle aperture nei weekend, anche in zona gialla, misura prevista nella versione provvisoria del decreto”. “Ancora una volta”, concludono, “abbiamo preferito rispettare le regole e la sicurezza di tutti, abbiamo dunque evitato di organizzare manifestazioni all’aperto. Chiuderemo solo le saracinesche, come faranno in tutti centri commerciali d’Italia. Ci auguriamo che le istituzioni, compreso il nostro governatore Emiliano, prendano coscienza di questa situazione e intervengano per porre riparo”.
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Di seguito un comunicato diffuso dal centro commerciale Santa Caterina di Bari:
Martedì 11 maggio alle 11.00 i punti vendita di tutti i centri commerciali d’Italia manifesteranno contro le chiusure nei fine settimana con il gesto simbolico di abbassare le saracinesche per alcuni minuti. L’iniziativa, che coinvolge 30.000 negozi e supermercati, è promossa dalle associazioni del commercio, ANCD-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione, che chiedono l’immediata revoca delle misure restrittive che da oltre 6 mesi impongono la chiusura dei negozi nei giorni festivi e pre-festivi.
Le Associazioni del commercio vogliono dare voce ai 780.000 lavoratori delle 1.300 strutture commerciali integrate presenti su tutto il territorio nazionale, che vivono da oltre un anno in un clima di forte incertezza, aggravato dalle stringenti misure con cui il Governo impedisce a migliaia di attività commerciali di lavorare nel week-end, ovvero nei giorni più importanti della settimana in termini di ricavi e fatturato.
La manifestazione è volta anche a ribadire la sicurezza dei centri, parchi e gallerie commerciali che, sin dall’inizio della pandemia, hanno adottato protocolli rigorosi, garantendo che non si registrasse alcun caso di focolaio in tali strutture.
Dall’inizio dell’emergenza, il settore dei centri commerciali si è impegnato in un dialogo costruttivo con il Governo, anche mettendo volontariamente e gratuitamente a disposizione 160 strutture sul territorio nazionale per la creazione di hub vaccinali.
Le Associazioni del commercio coinvolte auspicano di poter avere dalle Istituzioni risposte certe e tempestive, per rimettere in moto un comparto tra i più danneggiati dalla crisi, che continua ad operare solo parzialmente e senza una chiara prospettiva di ripresa.