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Grottaglie: l’elicottero a pilotaggio da remoto Progetto gestito da un consorzio

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Di seguito il comunicato:

La sperimentazione, collegata al progetto Ecaro per rafforzare la sicurezza delle operazioni di avvicinamento, andrà avanti sino al 23 giugno con un elicottero del peso di 150 chilogrammi di proprietà della società svizzera UMS Skeldar

 

Il progetto è gestito da un consorzio coordinato da Enav in collaborazione con Dta (Distretto tecnologico aerospaziale) Planetek Italia, UMS Skeldar e Airgreen. Coinvolti nelle operazioni Enac ed Aeroporti di Puglia

Il Progetto ECARO (Egnos Civil Aviation ROadmap) sta per completare una milestone. Nel periodo 7-23 giugno 2021 si svolgerà la fase sperimentale con un Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto (Unmanned Aerial System – UAS) per verificare come i servizi satellitari europei di navigazione (GALILEO e EGNOS), oltre alla costellazione USA GPS, possano abilitare gli UAS a eseguire procedure di approccio basate sui servizi spaziali. La campagna delle prove di volo sarà realizzata con base presso l’aeroporto di Grottaglie-Taranto e utilizzando gli annessi spazi aerei. L’autorizzazione ottenuta da ENAC per le attività sperimentali include anche l’accesso a uno spazio areo di natura militare.

Le prove di volo sono state precedute da una autorizzazione di ENAC. La procedura è stata realizzata applicando il nuovo regolamento europeo entrato in vigore il 31/12/2020. Il processo autorizzativo è stato guidato da ENAC attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro coordinato dall’ingegnere Riccardo Delise (ENAC) e dal dottor Antonio Zilli (DTA). L’obiettivo del gruppo di lavoro è stato quello di identificare i rischi legati all’attività sperimentale e introdurre azioni di mitigazione così da garantire la totale sicurezza per tutti gli attori presenti. Solo a questa condizione, l’attività aerea è stata autorizzata. Aeroporti di Puglia ed ENAV partecipano alla sperimentazione secondo i loro rispettivi ruoli istituzionali, coordinando l’accesso alla pista e allo spazio aereo e contribuendo così alla sicurezza di tutte le attività a terra e in aria.

Il primo risultato del progetto, ottenuto da ENAV, è la progettazione e validazione di una procedura di avvicinamento all’aeroporto di Grottaglie basata sul segnale EGNOS. Tale procedura è ora un asset dell’aeroporto ed è disponibile per tutti gli operatori aerei che intendono atterrare a Grottaglie. Grazie ad essa aumentano la sicurezza del traffico aereo e il livello di automazione delle operazioni.

Le prove di volo intendono valutare se l’UAS (velivolo a pilotaggio remoto) equipaggiato con un ricevitore di segnali delle costellazioni GALILEO ed EGNOS (costellazioni GNSS europee), può utilizzare la stessa procedura di approccio secondo i requisiti ICAO. I risultati permetteranno ai partner di progetto (ENAV, UMS Skeldar) di consolidare conoscenze tecnologiche e capacità operative ancora rare in Europa. Per il DTA (Distretto tecnologico aerospaziale) questa iniziativa sperimentale dimostra l’efficacia e l’utilità dell’infrastruttura aeroportuale di Grottaglie per l’aeronautica europea e l’importanza di continuare a investire in maniera sistemica per fornire servizi mirati e di qualità a supporto della ricerca e sperimentazione degli UAS.

Il DTA ha svolto le seguenti attività: coordinato la preparazione dei test, il processo autorizzativo e la realizzazione degli stessi test; sviluppato nuove capacità di ricerca industriale;  rafforzato la collaborazione internazionale con l’impresa UMS Skeldar e coinvolto un importante produttore europeo di UAS nell’utilizzo dell’aeroporto di Grottaglie; consolidato le condizioni operative per future cooperazioni internazionali localizzate in Puglia e ha promosso l’aeroporto in una iniziativa europee nel segno dell’agenzia europea EUSPA (ex GSA) – EU Agency for the Space Programme.

Antonio Zilli, referente di Ecaro per il Dta, spiega che “nel progetto ECARO abbiamo collaborato con ENAV, UMS Skeldar e Planetek Italia per organizzare una campagna di prove di volo impegnativa che ci aiuterà a capire quanto gli attuali assetti satellitari europei di navigazione, GALILEO ed EGNOS, supportano il volo autonomo degli UAS. Le prove di volo che stiamo eseguendo presso l’aeroporto sperimentale di Grottaglie contribuiranno sicuramente alla maturazione delle capacità tecnologiche industriali europee verso l’integrazione degli UAS nello spazio aereo controllato per fornire servizi innovativi logistici e di osservazione aerea del territorio”.

La campagna di prove di volo viene realizzata con il velivolo V150 (un elicottero) dell’impresa svizzera UMS Skeldar, un UAS con massa massima al decollo (MTOW) pari a 150Kg. I dati di navigazione saranno raccolti durante i voli e analizzati successivamente per verificare il rispetto dei requisiti ICAO e valutare anche numericamente i benefici dei servizi di navigazione GALILEO e EGNOS per gli UAS. I risultati preliminari sono molto promettenti.

I segnali GNSS sono molto importanti per le operazioni aeree e la loro disponibilità può essere ridotta a causa di interferenze. Per questa ragione, Planetek Italia ha progettato e reso disponibile all’interno del sedime aeroportuale un sistema in grado di rilevare in un raggio di diversi chilometri la presenza di sorgenti di segnali radio che potrebbero interferire e degradare i servizi GNSS.

 

 


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