rendimentogold

basilepiccolo

Eclisse


Taranto, caldo: malori tra i lavoratori del cantiere per il nuovo ospedale, “uno in coma”. Impresa costruttrice: no Filca Cisl: tre collassati

Screenshot 20210624 115110

Silvio Gullì (foto) segretario generale Filca Cisl Taranto Brindisi: “Un operaio è stato ricoverato in ospedale, in coma, era completamente disidratato e per fortuna si è risvegliato dopo alcune ore ma al momento è intubato e le sue condizioni restano preoccupanti. Altri tre operai dello stesso cantiere sono stati colpiti da collasso e solo dopo essersi riparati all’ombra e rinfrescati si sono ripresi.”

Secondo il sindacato “è accaduto qualche giorno fa nel cantiere dell’Ospedale San Cataldo a Taranto, dove il gran caldo” e “i ritmi di lavoro” che il sindacato ritiene “inaccettabili hanno rischiato di provocare una vera tragedia.”

Una “situazione assurda e pericolosa – denuncia il sindacalista – provocata da un lato dalle temperature elevatissime  e dall’altissimo grado di umidità, dall’altro dallo stress al quale sono sottoposti i lavoratori, visti i tempi di consegna brevissimi e la complessità dell’opera. Ma lavorare dalle 7.00 alle 16.30 in queste condizioni è davvero impossibile, ne va della incolumità dei lavoratori. E per giunta parliamo di un cantiere pubblico”.

“In tutta la regione – ricorda Antonio Delle Noci, segretario generale Filca Cisl Puglia – stiamo registrando punte di caldo elevatissime e tanta afa. Segnalo che con temperature superiori ai 35 gradi, le aziende edili hanno l’obbligo di bloccare l’attività nei cantieri e fare domanda all’Inps per l’attivazione della cassa integrazione guadagni ordinaria. Lo prevede lo stesso Istituto di Previdenza, specificando che l’utilizzo degli ammortizzatori sociali è consentito quando le temperature elevate impediscono lo svolgimento di lavorazioni in luoghi non proteggibili dal sole o che comportano l’utilizzo di materiali che non sopportano il forte calore.”

Insomma “la fretta di completare le opere, magari per recuperare il tempo perso durante il lockdown, non può mettere a rischio la salute dei lavoratori. È dovere di tutti proteggere e tutelare gli edili impegnati nei cantieri e sulle strade: chi ha il compito di vigilare si attivi immediatamente e prenda le relative decisioni, la sicurezza e la dignità dei lavoratori deve essere la priorità” conclude Delle Noci.

In un successivo documento l’impresa costruttrice (stando a quanto riporta il tgnorba) ha descritto una situazione diversa. Il lavoratore finito in coma si trovava a casa, e non in cantiere, quando si è sentito male e comunque è fuori pericolo. Dei collassati, un solo caso anziché tre risolto prontamente.


eventi nel salento




Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *