Trecento giorni di silenzio, che brutta sensazione. Che poi il silenzio, come in questo caso, riguardi i soldi spesi dai cittadini e che a rimanere zitto sia il sindaco, rende la sensazione ancora peggiore. Da qui, trecento giorni fa, venne posta al sindaco di Martina Franca una domanda in merito al calcolo con cui si arrivava alla determinazione del tributo Tares, quello sui rifiuti e servizi, una cosetta da nove milioni 168mila 405,72 euro. Non quadrava, e continua a non quadrare, il perché, in due versioni diverse del conto economico, prima figuri una voce di spesa, poi quella voce non figuri più e il totale fa sempre lo stesso. Come se 5+3+2=10 e, sparito quel 2, sempre 10 fa. La cosa non è chiara. Per niente. Da qui partì un contatore, trecento giorni fa. Oggi, appunto, in rosso c’è scritto il numero 300, in quel contatore che si trova nella parte destra della nostra home page.
recento giorni di silenzio, di un sindaco, in merito a un calcolo strano (molto strano) che riguarda i soldi spesi dai cittadini, molti dei quali dalla Tares sono stati salassati. Naturalmente, quel contatore continuerà ad accumulare i numeri del silenzio del sindaco Franco Ancona, fino a quando lui non dirà con chiarezza, qui, il perché di quel conto Tares. Per una somma così alta, per un sacrificio così enorme sopportato dai contribuenti, una risposta no? E noi continuiamo. Ricordando che proprio oggi, viene fuori come i contribuenti siano costretti a pagare le tasse a rate. E capendo, a nostra volta, che anche quel silenzio del sindaco di Martina Franca parla tantissimo. Come si suol dire, è un silenzio assordante. E ci dice che il sindaco non vuole, non può o non sa rispondere. Uno che amministra i soldi pubblici. Andiamo bene.