I sindacati hanno proclamato oggi uno sciopero a oltranza dei lavoratori della Fiera del Levante di Bari – dove il 13 settembre è atteso il premier Matteo Renzi per l’inagurazione – per protestare per il mancato pagamento degli stipendi da due mesi.
Lo sciopero, proclamato da Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uil Tucs, inizierà lunedì primo settembre. La settimana successiva il premier Renzi è atteso a Bari per il taglio del nastro e il “tradizionale” discorso politico.
I dipendenti protestano perché da giugno non ricevono lo stipendio e temono di essere trasferiti altrove. La Fiera, infatti, naviga in cattive acque e rischia il default. Tutti e 64 i dipendenti hanno firmato un contratto di solidarietà al 50% e nel piano di salvataggio però è previsto anche il trasferimento di almeno un terzo dei lavoratori in altri enti pubblici.
Per salvare la Fiera (i soci fondatori sono Comune di Bari, Provincia e Camera di Commercio, la Regione è socio esterno e ci mette soldi) servono al più presto 9 milioni di euro, dicono i sindacati.
Il piano prevede anche una parziale privatizzazione della Fiera, ma il primo bando per la privatizzazione della gestione dell’ente espositivo, scaduto a giugno scorso, è andato deserto e ora si sta lavorando per una seconda versione o per una trattativa diretta. (REUTERS)