A Taranto è una specie di rivolta in seno al Pd nei confronti della direzione provinciale del partito (foto: assemblea dei giovani democratici di ieri sera). Le larghe intese non vanno bene, lo hanno ribadito i giovani democratici ieri e varie segreterie locali nei giorni scorsi. In più, a conferma della volontà di un accordo a sinistra piuttosto che con Forza Italia, anche il sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, fa un passo indietro per sostenere una candidatura Pd. A questo punto è il sindaco di Martina Franca ad avere le maggiori chances di farcela, sempre che il partito, in ambito provinciale, non voglia proseguire (con il suo gruppo dirigente) nella politica delle larghe intese. Una iniziativa che riguarda non solo la provincia di Taranto ma anche quella di Brindisi: la sostanza è questa, secondo la segreteria provinciale tarantina Pd: a Taranto uno di centrodestra (Tamburrano, sindaco di Massafra) e a Brindisi uno di centrosinistra (Bruno, di Francavilla Fontana). Senonché, a Taranto, come detto, c’è stata una levata di scudi contro la decisione dei vertici provinciali, in seno al partito democratico. A Brindisi non se ne danno per inteso, tant’è che il coordinatore provincia di Forza Italia, Vitali, dice che non è stato formalmente revocato alcun accordo, dunque le larghe intese restano valide.
Sullo sfondo, la riunione della direzione regionale Pd, per valutare la situazione, con il segretario regionale Michele Emiliano che ha già detto con chiarezza di essere contro le larghe intese.
E sull’ulteriore sfondo, quello che raggruppa tutto, c’è l’abolizione delle province in cui, al momento, l’unica cosa abolita è il voto dei cittadini. I partiti hanno semplicemente spostato il momento del litigio per le candidature.
Di seguito un comunicato diffuso da Angelo Ancona, segretario Pd di Martina Franca:
Il Circolo del PD di Martina Franca intende chiarire, se ce ne fosse ancora bisogno, che quella che viene chiamata addirittura “tardiva proposta da parte di ingenui Segretari” è, al contrario, una proposta chiara di dialogo nell’ambito delle forze del centrosinistra prima, e poi di esplorazione delle possibili alleanze politiche e di programma per le prossime provinciali.
L’amministrazione Ancona, forte di una maggioranza coesa e unita, persegue con costanza e intenso lavoro gli obiettivi del programma di governo votato, all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale, con l’ambizione che anche per la Provincia si possa votare un governo che aiuti il territorio a trovare soluzioni strategiche nuove per il futuro.
Il modello Martina Franca di cui proponiamo la ripetizione, è quello basato sulla partecipazione e sul coinvolgimento oltre che sull’alleanza generazionale finalizzata ad un’idea di città che il PD ha elaborato negli anni è che adesso, con alleati onesti e corretti, realizza giorno per giorno potendo contare su Consiglieri Comunali propositivi e interessati al solo benessere sociale.
Le sconfitte si analizzano dopo il voto, e ad oggi, a nostro giudizio, appare sconfitto chi si ostina A generare ipotesi da bar, incredulo che, in un partito si possa discutere e votare. Certamente sarà abituato ad altri metodi e altre forme molto molto lontane dalla partecipazione democratica ai processi decisionali.
La costruzione del nemico PD, mera ipotesi giornalistica, non trova sostegno nei fatti e nelle prospettive di una città che finalmente ho trovato la sua stabilità politica e la stima dei Comuni vicini.
Il Circolo e i Consiglieri Comunali del PD martinese non sottovalutano certamente l’importanza dell’Ente Provincia.
La nostra provincia è quella delle scuole e delle strade in cattivissimo stato, che necessitano di interventi urgenti, non ancora cantierizzati a causa dei ritardi della burocrazia provinciale.
La nostra provincia è quella che continua ad avere grossissimi problemi di viabilità, vedi SP 58 e SS 172, che se non fosse per l’impegno e la testardaggine dei nostri referenti, Pentassuglia su tutti, si vedrebbe ancora una volta, per l’ennesima volta, chiusa nel cassetto delle cose mai fatte ma sempre immaginate. Siamo, ancora una volta, pronti ad affrontare la sfida.
Attendiamo adesso l’esito della direzione regionale del PD, che con lo sguardo lungo verso una campagna elettorale ormai alle porte, avrà il compito di guidare tutte le Segreterie provinciali che si apprestano a vivere per la prima volta gli effetti della riforma Del rio sul proprio territorio.