Il fenomeno mafioso nel foggiano è da considerarsi emergenza nazionale, con ciò che accade nel capoluogo e nella zona del Gargano in particolare. “Ricalcando il percorso evolutivo della ‘ndrangheta i clan foggiani si sarebbero mostrati capaci di stare al passo con la modernità, pronti a cogliere e sfruttare le nuove occasioni criminali offerte dalla globalizzazione. In questi termini il fenomeno mafioso foggiano desta maggior allarme sociale tanto da essere considerato dalle istituzioni, soprattutto negli ultimi tempi, un’emergenza nazionale”. È riportato nella relazione semestrale della direzione investigativa antimafia che da riferimento alla situazione nei vari territori. Prese in esame fra l’altro, per la Puglia, le situazioni del barese e del Salento, territorio quest’ultimo in cui è radicata la sacra corona unita mentre il tarantino è considerato territorio in cui è necessario esercitare un’attenzione specifica per evitare che le organizzazioni si radichino. Per ciò che riguarda la Puglia, in particolare Bari, si assiste ad un’improvvisa rimodulazione delle gerarchie nei clan che hanno nell’azzardo un nuovo territorio di conquista per i loro affari malavitosi, accanto a rapine, droga, estorsioni, prostituzione ed altre attività criminali. Viene anche segnalata la violenza degli atti compiuti dai mafiosi pugliesi e la capacità di infiltrarsi nel tessuto economico, soprattutto sfruttando le difficoltà sociali dovute alla pandemia, e dell’amministrazione pubblica.