Di seguito un comunicato diffuso dalla Guardia di finanza:
Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, hanno
scoperto e sequestrato in un autoparco di Stornara (FG) e in un manufatto rurale in agro di Cerignola (FG) due
distinti impianti abusivi di distribuzione di carburante, privi di qualsiasi autorizzazione amministrativa e/o di
sicurezza ed in assenza di documentazione commerciale e fiscale che potesse tracciare la legittima provenienza
dei prodotti energetici distribuiti illecitamente.
I distributori abusivi erogavano gasolio agricolo, un carburante che rispetto al prezzo finale di vendita di un
litro di gasolio per autotrazione è mediamente più basso di circa 0,65 euro poiché sconta una riduzione
dell’accisa e dell’I.V.A. (quest’ultima dovuta nella misura del 10% anziché del 22%), motivo per cui sono
diffuse le manovre fraudolente volte a dirottare questo tipo di carburante dall’uso esclusivo nelle attività
produttive del settore primario dell’economia (agricoltura, selvicoltura, floricoltura, allevamento e di
itticoltura) al comune uso per autotrazione, con notevole danno per le casse dello Stato a cui vengono sottratte
ingenti entrate fiscali.
I finanzieri della Compagnia di Cerignola hanno eseguito il sequestro probatorio di circa 2.500 litri di gasolio
agricolo illegalmente stoccati nei depositi nonché tutti gli strumenti necessari alla loro vendita (contalitri con
annessa pompa di adduzione; pistola erogatrice, serbatoi in plastica). I due soggetti sorpresi sui rispettivi
distributori a vendere il prodotto di contrabbando, entrambi pregiudicati di Cerignola, sono stati denunciati a
piede libero alla Procura della Repubblica del Tribunale di Foggia, che coordina le attività di indagine avviate
sui contesti. Rischiano la reclusione sino a 3 anni e la multa sino a dieci volte l’imposta evasa, comunque non
inferiore a circa 7.750 euro.
L’attività di servizio testimonia lo sforzo operativo della Guardia di Finanza nel settore dell’evasione fiscale in
tutte le sue forme, teso a disarticolare le frodi fiscali, anche nello specifico settore dei prodotti energetici, che
ostacolano la concorrenza leale fra le imprese, drenano le entrate dello Stato accrescendo indirettamente il
carico fiscale per gli imprenditori e i cittadini onesti