Di seguito un comunicato diffuso da Massimiliano Stellato, consigliere regionale della Puglia:
“Le questioni politiche di Taranto vanno tenute distinte dalle dinamiche, per fortuna ben collaudate, del consiglio regionale.
Con il Presidente della Regione e con la maggioranza che lo sostiene in consiglio regionale, tanto io quanto il gruppo dei Popolari che mi onoro di presiedere, il rapporto è da sempre leale, franco e collaborativo.
E continuerà ad essere tale, senza se e senza ma”.
Lo dichiara Massimiliano Stellato, consigliere regionale dei Popolari.
“Nulla cambia – prosegue – in consiglio regionale, questo è fuori discussione.
Anche perchè alle riunioni politiche del centrosinistra cui apparteniamo, il mio gruppo regionale viene puntualmente invitato.
A Taranto, invece, no.
Chissà perché, in più occasioni, non siamo stati degnati nemmeno dell’invito a sedere al tavolo di coalizione.
Nessuna partecipazione, ad alcuna discussione.
Da qualche giorno vengo accusato, dal Pd e dai sodali di Melucci, per aver preso una decisione politica, tra l’altro prevista dalla legge.
È il frutto della “bestia” mediatica messa in campo ad hoc e che terminerà nel giro di qualche giorno.
Poi, si ripartirà zero a zero.
Per onor del vero, già tre anni fa e su iniziativa purtroppo infruttuosa di alcuni consiglieri comunali, mi recai dal notaio per sciogliere anticipatamente il consiglio comunale di Taranto quando ancora non ero stato eletto in consiglio regionale.
Le mie divergenze politiche con Melucci non sono, dunque, nate oggi ed all’improvviso.
Ciò a testimonianza del fatto che i rapporti politici tra me ed il primo cittadino non sono mai stati idilliaci.
Ricordo ai disattenti che, pur appartenendo lealmente alla sua maggioranza, il Sindaco ha elegantemente “allontanato” dal suo esecutivo ben due assessori riferibili al mio gruppo politico per motivi che ancora oggi non comprendo.
Solo quelli del mio gruppo, sia chiaro.
E da allora, per tanto tempo, ci ha tenuti fuori dalla giunta e dalle società partecipate.
Dovevamo forse espiare una pena per colpe politiche che non conosciamo.
Ed anche su importanti questioni strategiche per la città, non siamo purtroppo entrati nel processo decisionale ristretto tra pochi.
Volevamo solamente dire la nostra, null’altro.
Nel frattempo, però, venivano nominate, tra esperti, assessori e vicesindaci, persone che nessuno aveva mai eletto senza rispetto del voto popolare dei tarantini.
E, senza concordarlo con noi, ha persino portato in maggioranza ed in giunta, persone elette all’opposizione.
Si, gente che aveva votato per un altro candidato sindaco.
Tutto ciò nel silenzio assordante del Pd locale, partito maggiormente rappresentato in consiglio comunale.
In altri tempi, sarebbero volate le scrivanie.
Invece, tutti zitti.
Però poi, improvvisamente, il Sindaco si è ricordato di noi.
A pochi mesi dal voto, era giunto il momento di coinvolgere il nostro gruppo, forse per incassare il sostegno alla sua ricandidatura?
Tutto troppo scontato.
Nel frattempo, mentre nessuno ha gridato allo scandalo quando il Pd ed i cosiddetti “civici” alle scorse amministrative hanno sostenuto sindaci diversi, a Taranto è scoppiato il caso politico.
Prendere o lasciare.
E questo diktat del Pd, non lo abbiamo accettato.
Perchè quando ti chiami “partito democratico”, poi, democratico devi esserlo per davvero.
Non solo con gli slogan, nè soltanto nel nome.
Da mesi, con gli amici “federati” abbiamo creato a Taranto un grande laboratorio civico, proprio sulla falsariga dell’intuizione regionale del Presidente Emiliano.
E, su input di quest’ultimo, ho anche provato a fare un’operazione politica “ponte” tra quell’area civica e Melucci.
Non ci sono riuscito, non per colpa mia.
Dal tavolo civico è nata, subito dopo, una netta contrarietà alla ricandidatura di Melucci a sindaco.
Non solo.
Proprio a noi, che facevamo ancora parte della sua maggioranza, i numerosi partecipanti al confronto ci hanno chiesto di prenderne le distanze, quanto prima possibile, con atti politici concreti.
E così è stato.
Nostro malgrado, l’unico grande rammarico che ci resta è quello di non aver avvisato preventivamente proprio il Presidente Emiliano con il quale da mesi ci confrontavamo, prima di prendere questa importante decisione politica.
Ma di una cosa siamo certi, ogni nostra ulteriore discussione, presente e futura, con il Pd tarantino potrà solo partire dal rispetto verso chi, come noi, chiede semplicemente pari dignità nelle scelte politiche che invece, oggi, appaiono come mere decisioni precostituite.
Riconosco, pertanto, in Michele Emiliano l’unico interlocutore istituzionale titolato a convocare, a Taranto, un tavolo di confronto ampio, partecipato e plurale.
Solo lui, sul modello che ha ampiamente collaudato in consiglio regionale, può portare a sintesi le forze politiche a lui amiche.
Infine – conclude Stellato – voglio anche rassicurare i miei concittadini perchè nulla si fermerà a Taranto, nessun finanziamento sarà perso, nessun cantiere si bloccherà.
E non si fermerà nemmeno il mio impegno, perché il grande amore che provo per questa meravigliosa città va ben oltre la politica”.
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Di seguito un comunicato diffuso da Michele Mazzarino, consigliere regionale della Puglia:
“Sono noti all’opinione pubblica gli sforzi titanici che da anni il Presidente Emiliano e la Regione Puglia profondono per fronteggiare le emergenze di Taranto e offrire alla città le opportunità del suo riscatto. E sono altrettanto noti i tentativi, anche molto recenti, del Governatore per proteggere il percorso amministrativo in atto sotto la guida di Rinaldo Melucci e potenziare le sue chance di rielezione nelle prossime elezioni amministrative”. Arriva tempestiva la risposta del Consigliere regionale del Pd Michele Mazzarano alle parole del collega Massimiliano Stellato che ritiene la crisi al Comune di Taranto distante e indipendente dal rapporto dei Popolari con il Presidente Emiliano.
“Nessuna persona di buon senso e nessun amministratore pubblico, che non sia ispirato da malafede – prosegue Mazzarano – può mettere in discussione il costante e appassionato impegno che Emiliano ha esercitato per il bene di Taranto. Il Partito Democratico è sempre stato aperto alla collaborazione con quelle esperienze civiche che, lungi da inclinazioni e pratiche trasformiste, perseguono obiettivi di stabilità amministrativa e di buon governo locale”.
“Questo è il motivo per cui il PD – conclude il Consigliere Mazzarano – considera la scelta politica compiuta da alcune formazioni civiche che hanno provocato l’interruzione traumatica dell’amministrazione Melucci in totale distonia con il progetto politico del centro sinistra che si riconosce in Michele Emiliano”.