Di Francesco Santoro:
Il presidente Michele Emiliano ha annunciato ieri la riduzione a cinque mesi dell’intervallo tra la seconda e la terza dose del vaccino anti-Covid in Puglia, mentre in giornata la direzione generale del Policlinico di Bari ha dato notizia dell’avvio della somministrazione del booster destinato al personale universitario over 40. Negli ambulatori predisposti per i docenti e gli impiegati dell’Università e del Politecnico di Bari «sono stati vaccinati con la terza dose i primi 400 soggetti- si legge in una nota-. Complessivamente sono 6mila i dipendenti dei due atenei» coinvolti.
L’obiettivo dichiarato della Regione è garantire la didattica in presenza. «Non possiamo escludere la sicurezza del personale e dei ragazzi-afferma l’assessore all’Istruzione, Sebastiano Leo-. La vaccinazione è un atto democratico che salvaguardia tutti noi, le nostre famiglie. La lotta contro il Covid non è finita. Dobbiamo avere massima prudenza e non dobbiamo abbassare la guardia. Per questa ragione è stato ritenuto necessario il richiamo vaccinale che consentirà una copertura durante tutto l’anno universitario». Dal canto suo il Policlinico garantisce, «oltre alle vaccinazioni agli operatori sanitari e ai pazienti fragili, anche le dosi booster per il personale universitario e offre così un importante contributo al pieno godimento del diritto allo studio affinché i due atenei possano continuare a garantire lezioni ed esami in presenza – precisa il direttore generale Giovanni Migliore –. Solo attraverso la vaccinazione possiamo mettere in sicurezza il sistema formativo per i nostri giovani e consolidare il risultato record in termini di immunizzazioni raggiunto complessivamente dalla Puglia».
Soddisfatto il rettore Stefano Bronzini: «Grazie alla collaborazione tra Università di Bari e Regione Puglia il personale potrà ricevere la terza dose del vaccino anti-Sars-CoV-2- commenta-. Confido in una ampia adesione per garantire una maggiore sicurezza per le attività in presenza e anche per difendere quella socialità riconquistata che rappresenta un elemento importante per la qualità della vita universitaria».