I bambini bulgari, lui di quattro anni e lei di due, sono morti stamattina nell’incendio in un campo nomadi. Stavano dormendo, il padre era andato a lavorare, la mamma a sua volta fuori dal l’alloggio per servizi. Verosimilmente le fiamme si sono sviluppate da un braciere.
Di seguito un comunicato diffuso dall’amministrazione provinciale di Foggia:
Alla notizia della tragedia che ha colpito il campo nomadi, alla periferia di Stornara, che ha causato la morte di due fratellini, di due e quattro anni, il Presidente della Provincia, Nicola Gatta, ha dichiarato: “ Sono profondamente addolorato per la tragica morte di due anime innocenti che pagano, con la loro vita, le condizioni di estrema indigenza e precarietà. Non esprimo giudizi, come istituzione, sono colpito come padre e credo che ognuno di noi non può girare la testa dall’altra parte di fronte a una tragedia che ha coinvolto l’intera comunità dauna. Oggi la Capitanata è in lutto perché non è riuscita a proteggerli e a dar loro un futuro”.
Di seguito alcuni comunicati diffusi dalla Regione Puglia:
“Provo un dolore profondo. È una tragedia che pesa dolorosamente su ciascuno di noi e ci rende ancor più convinti della necessità di offrire soluzioni concrete a quelle famiglie o comunità che vivono in condizioni insicure. In questo momento, però, posso solo esprimere il dolore straziante per la morte di due bambini. Ai loro genitori e alla comunità di Stornara va il sentimento di umana solidarietà mio e dei pugliesi”. Commenta così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano la notizia dell’incendio che si è sviluppato stamattina nel campo nomadi di Stornara e che ha portato alla morte di due bambini di due e quattro anni.
“La morte dei due fratellini bulgari di 2 e 4 anni nel rogo scoppiato nel campo rom non autorizzato alla periferia di Stornara, è una tragedia inaccettabile. Sono in contatto con il sindaco Rocco Calamita, cui ho voluto esprimere la mia solidarietà per questo dramma che colpisce l’intera comunità”. Lo dichiara l’assessora al Welfare Rosa Barone.
“Il compito delle istituzioni – continua – è garantire a tutti condizioni di vita dignitose, che non c’erano nelle baracche andate a fuoco oggi. Con i miei uffici stiamo lavorando per questo e per la convocazione di un tavolo intersettoriale con tutti gli attori interessati, in modo da dar vita a progetti per l’integrazione sociosanitaria. Non basta dire che simili tragedie non devono più accadere, l’impegno è massimo per passare dalle parole ai fatti”.