Donato Bruno 530 voti, Luciano Violante 529. Pochi, perché arrivare ai (necessari) tre quinti dell’assemblea a Camere riunite sarebbe stato arrivare a 570 voti. Decima fumata nera, non ce la fa l’accoppiata pugliese. Hanno votato in 802, domani alle 18 undicesimo tentativo di eleggere i due giudici costituzionali di nomina parlamentare.
Luciano Violante indicato dal Pd, da dieci tentativi ormai, mentre Donato Bruno è indicato, da oggi, quale candidato ufficiale di Forza Italia dopo che era stato l’alternativa ad Antonio Catricalà (dopo nove fumate nere, Catricalà ha scelto di farsi da parte).
Quello dei giudici costituzionali, come dei membri laici del Consiglio superiore della magistratura (settimo tentativo oggi) è un obbligo costituzionale.
Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia, conferma che domani si riprova con Violante-Bruno. Con quei voti non si torna indietro, manca un ultimo sforzo, è il pensiero di Brunetta. In effetti, il fronte è ormai compatto (un solo voto di differenza fra i due) e a poche decine di voti dal traguardo.
Trattandosi di pugliesi, di rilievo il parere del segretario del Pd pugliese. Michele Emiliano dice: Violante e Bruno, nomi altisonanti ma creano divisioni.
(foto: da sinistra Luciano Violante, fonte iljournal.com; Donato Bruno, fonte corrieredelmezzogiorno.it)