Taranto questione nazionale? si ma non solo per l’acciaio, anche (soprattutto) per le questioni ambientali. Faremo le barricate contro altre imposizioni dall’alto, vigilando su ogni futura autorizzazione.
Nel corso del suo breve giro turistico a Taranto Matteo Renzi ha ripetuto, un po’ come un disco rotto, le stesse litanie che aveva poco prima recitato a Peschici, riprese qualche ora dopo a Bari. Una sorta di mantra: Ilva questione nazionale, acciaio questione nazionale, Taranto questione nazionale! Soprassedendo, per carità di Patria, sulle modalità molto discutibili della sua visita, e attendendo che prima o poi, come pare abbia garantito, ritorni in riva allo Jonio, è bene che la giovane camicia bianca sappia che non siamo disponibili ad accettare imposizioni di alcun tipo che riguardino il futuro del nostro territorio. Dall’Ilva all’Eni, dalle trattative con investitori stranieri a Tempa Rossa, il governo dovrà prendere debita nota della volontà dei tarantini e agire di conseguenza. Taranto deve essere questione nazionale soprattutto per l’ambiente e la salute dei cittadini. Renzi, e quanti anche a livello locale ritengono che sia possibile continuare a determinare le sorti della nostra provincia con decisione calate dall’alto, stiano (poco) sereni! In tutte le sedi in cui dovranno essere valutate ed eventualmente concesse autorizzazioni, a cominciare dalla Provincia, faremo le barricate, opponendoci con forza a qualunque decisione che possa determinare ulteriori devastazioni ambientali e danni alla salute dei cittadini.