Barletta-Andria-Trani, Bari, Taranto e Lecce figurano nell’elenco delle 32 province italiane in cui il Covid-19 correva più velocemente alla fine dello scorso anno. A dirlo è un’analisi condotta dal matematico del Consiglio nazionale delle ricerche, Giovanni Sebastiani. «Dall’analisi delle curve dell’incidenza di positivi nelle 107 province italiane nel periodo di tre settimane che termina il 2 gennaio 2022, risulta una crescita di tipo esponenziale (modulata da una componente periodica settimanale) con tempi di raddoppio degli incrementi che hanno frequenza massima a 4,5 giorni. Le province con tempi di raddoppio inferiori o uguali a 4,5 giorni sono 32», afferma Sebastiani. «Escludendo Rimini, Vibo Valentia ed Enna, sono concentrate – prosegue lo scienziato – in tre blocchi di province contigue», uno è formato da Lecco, Bergamo, Monza e della Brianza, Cremona (Lombardia) e Parma (Emilia Romagna); poi ci sono tutte le province toscane (esclusa Grosseto) e le due umbre. «Questo gruppo – sostiene l’esperto del Cnr- è quasi contiguo al secondo, composto da tutte le province abruzzesi, le due molisane e le tre campane di Caserta, Avellino e Benevento. Il secondo gruppo è quasi contiguo al terzo, composto dalle quattro province pugliesi di Barletta-Andria-Trani, Bari, Taranto e Lecce».