All’Ig Nobel di quest’anno, l’Italia ha vinto due premi. Uno è andato all’università di Bari per una ricerca sul potere antidolorifico nell’arte. Invece l’Istat ha ottenuto il riconoscimento internazionale per avere compreso la prostituzione nel conteggio del prodotto interno lordo. La cerimonia di premiazione è avvenuta a Boston, università di Harvard.
Marina de Tommaso, Michele Sardaro e Paolo Livrea dell’università barese hanno ottenuto il rionoscimento per la ricerca sulla percezione del dolore. Il loro studio ha dimostrato che il dolore causato dalla “bruciatura” di un raggio laser mentre si osserva un bel quadro è inferiore a quello che si prova quando si guarda un’opera brutta.
L’Istat esprime un comprensibile orgoglio per il prestigioso premio internazionale, ottenuto nella sezione economia “per avere adempiuto a un regolamento comunitario”. Infatti è proprio dall’Unione europea l’indicazione di dover conteggiare anche le attività illegali, vedi droga e prostituzione, nel Pil.
L’Ig Nobel è un riconoscimento alle ricerche più “folli” nelle varie discipline. Laddove l’aggettivo è un autentico complimento per chi sa andare anche oltre, per ottenere risultati di studio.