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Covid, Gimbe: in Puglia calano i contagi e aumentano i ricoveri Bat e Brindisi le province più colpite

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Di Francesco Santoro

Contagi in calo per la prima volta dopo settimane in Puglia: diminuiscono sia gli attualmente positivi per 100mila abitanti (sono 3.074) che le nuove infezioni (-12,2 per cento rispetto all’ultima rilevazione). Al contrario i ricoveri sono in crescita: in area medica le ospedalizzazioni passano dal 23 al 24,8 per cento e la percentuale di occupazione dei posti letto in Rianimazione sale dal 12,8 al 13,3 per cento. Le province più colpite dal virus sono Barletta-Andria-Trani e Brindisi: rispettivamente con 2.745 e 2.401 nuovi positivi ogni 100mila residenti superano la più popolosa Bari (2.396), Taranto (2.283), Foggia (2.225) e Lecce che ha l’incidenza più bassa (2.030). È il quadro meno sconfortante che emerge dal report della Fondazione Gimbe sull’andamento dell’epidemia da Covid-19, anche se l’organismo indipendente invita alla prudenza. In tutto il Paese «si registra un calo del numero dei tamponi totali (-4,5 per cento), passati da 7.672.378 della settimana 12-18 gennaio a 7.327.579 della settimana 19-25 gennaio, con una diminuzione sia dei tamponi rapidi (-67.898; -1,2 per cento) che di quelli molecolari (-276.901; -13,9 per cento). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività dei tamponi molecolari torna a salire (dal 21,3 per cento al 22,9 per cento), mentre rimane stabile (dal 14,4 per cento al 14,3 per cento) quello degli antigenici rapidi». Questi numeri «confermano che la circolazione del virus rimane elevata– spiega il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta – e in considerazione della risalita del tasso di positività dei tamponi molecolari il calo della curva dei contagi deve essere interpretato con cautela».

Vaccinazioni 

La campagna di protezione dal coronavirus procede a gonfie vele con numeri che confermano la regione degli ulivi al primo posto in Italia per livello di copertura vaccinale. Stando all’analisi condotta dalla fondazione, l’82,9 per cento della popolazione ha effettuato due dosi e il 4,5 per cento una. Puglia da primato anche per quanto concerne le inoculazioni ai bambini dai 5 agli 11 anni: il 31,9 per cento ha ricevuto una dose mentre il 15,3 per cento ha già fatto la seconda iniezione. Il tasso di copertura delle terze dosi, invece, sfiora l’81 per cento, valore oltre la media nazionale (78,8 per cento).

Situazione in Italia 

Gimbe ritiene condivisibile la proposta di superare il sistema a colori. «Innanzitutto, non sussistono attualmente differenze tra zona bianca e zona gialla- osservano gli esperti della fondazione- e per la zona arancione le (poche) regole restrittive si applicano esclusivamente alle persone non vaccinate; in secondo luogo, le Regioni possono aumentare il numero di posti letto Covid-19 per evitare zone dai “colori più intensi” ma determinando conseguenze rilevanti in termini di mancata assistenza a pazienti con altre patologie; infine, è opportuno che siano le Regioni a istituire zone rosse, anche locali». Quanto, invece, alla revisione dei parametri di sorveglianza sanitaria, l’organismo indipendente ritiene che «l’ipotesi di differenziare le regole di sorveglianza sanitaria tra casi sintomatici e asintomatici non è basata su evidenze scientifiche, mentre l’elemento discriminante oggi dovrebbe essere rappresentato esclusivamente dallo status vaccinale».

 

 


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