Di seguito un comunicato diffuso dall’ufficio stampa del Festival della Valle d’Itria:
Nell’assistere al prevalere della violenza sulla ragione – sottolinea Franco Punzi in un messaggio in merito al conflitto fra Russia e Ucraina – restiamo attoniti e colmi di apprensione per la sorte della popolazione ucraina e per gli sviluppi e le ripercussioni che questo nuovo scontro armato est-ovest potrà avere sugli equilibri internazionali. E da organizzatori di spettacoli e uomini di cultura ci domandiamo: che fare? Qui a Martina Franca restiamo nel solco tracciato da Paolo Grassi, credendo nella funzione civile del teatro e della musica d’arte e ricordando alcuni versi di Bertolt Brecht – che proprio Grassi volle imporre all’attenzione del pubblico italiano – capaci d’interpretare lucidamente la situazione attuale: «La loro guerra uccide / quel che alla loro pace / è sopravvissuto». Nel 2022 cercheremo quindi di proporre con ancor più impegno e responsabilità i nostri spettacoli e le nostre attività di coinvolgimento, sottolineando i caratteri di pluralismo e internazionalismo tipici del teatro d’opera e della libera circolazione delle persone e delle idee, che qui in Puglia avviene sin dalle origini della civiltà occidentale. Con l’auspicio che la musica possa continuare a risuonare come linguaggio universale e di unione fra i popoli.