Di Nino Sangerardi:
“Le nuove otto Zes dell’Italia(zone economiche speciali,ndr) non saranno isolate ma snodo di un sistema altamente efficiente di collegamenti ferroviari portuali stradali e aeroportuali. Grazie ai fondi del Piano nazionale Ripresa e altre risorse nazionali e dell’Unione Europea nei prossimi anni puntiamo a costruire dei veri Hub intermodali affinché le rotte commerciali che dall’Estremo orinete e dell’Atlantico transitano per Suez e Gibiliterra possano trovare una porta d’ingresso verso i Paesi europei e un link con le aree a più alto tasso di sviluppo del Nord Africa”. E’ quanto dichiarato, tra l’altro, dal Ministro per il Sud, Mara Carfagna, intervenendo al Padiglione Italia Expo 2020 che si sta svolgendo in Dubai per l’evento “Special economic zones : a new key to industrial policy and the relanch of the port system”.
Avvenimento a cui hanno partecipato da Matera, tramite webinar, Giovanni De Meo componente
dell’ Associazione ZES Lucana e Antonio Liantonio presidente Associazione Zona Franca Urbana Matera.
“Oggi dopo la pandemia e la guerra in corso in Europa—rileva De Meo—le ZES hanno assunto una importanza strategica per il sistema Italia anche dal punto di vista di piattaforme o hub energetici.
Nel frattempo stanno nascendo le Zls nei porti di Civatavecchiìa, e dei mari Tirreno e Adriatico settentrionali, per ospitare il rientro delle aziende italiane che stanno internalizzando alcune fasi della catena produttiva e logistica noto come fenomeno del reshoring. Insomma, si è sulla giusta e fattiva strada”.
A giudizio di Liantonio “ in sintonia con quanto affermato dal Ministro Carfagna bisogna rendere le Zes ma anche le Zone franche urbane del Sud Italia il luogo più conveniente dove far arrivare merci e materie prime da lavorare, pronte per essere esportate in Europa e nel mondo. Dunque il Sud non più una periferia d’Europa ma la punta avanzata del continente nel Mediterraneo, un giacimento di competenze e opportunità”.
Nel sud sono finalmente state istituite con dpcm e nomina dei commissari le Otto Zes merdionali che rappresentano lo strumento strategico per l’Italia per poter effettivamente attrarre nuovi investimenti esteri in maniera concorrenziale.Da qui il protocollo di intesa tra il ministero degli esteri e il ministero per il sud sottoscitto a maggio 2021 per “rafforzare le misure a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese del mezzogiorno e per le politiche di coesione “ I commissari delle singole Zes una volta insediatisi saranno comunque coordinati politicamente dalla cabina di regia centrale presieduta dal mistro per il sud e la coesione
Sul piano tecnico una volta soppressa la prevista segreteria di supporto è stato attivato il progetto complesso “Supporto ZES” con la nomina della dott. Lorenzo Alessi e l’obiettivo di mettere in opera quanto segue :
- garantire le attività di supporto ai Commissari;
- garantire le attività di monitoraggio previste a cura dell’Agenzia per la Coesione Territoriale;
- garantire il coordinamento delle risorse del presidio centrale del progetto “Zone economiche speciali a sostegno dello sviluppo territoriale”;
- favorire i rapporti e le interlocuzioni istituzionali con le Amministrazioni centrali e territoriali coinvolte;
- favorire uno sviluppo omogeneo ed efficiente delle divere aree ZES con particolare riferimento alla realizzazione dello Sportello Unico digitale;
- favorire l’attuazione degli interventi infrastrutturali previsti dal PNRR nell’ambito delle ZES.