Il 2 giugno, la parata di Roma per la festa nazionale fu caratterizzata da una clamorosa goliardata. In cinque, stando alla ricostruzione della vicenda, fecero un gavettone, la sera prima, durante la prova della parata. E sbagliarono mira: presero in pieno il capo di stato maggiore della Marina militare, ammiraglio Giuseppe De Giorgi (foto). La sera della vigilia della parata: terminata l’esercitazione da parte di tutti i militari dei reparti provenienti da tutta Italia, via al consueto scambio di gavettoni, una goliardata fra commilitoni (e che sarà mai). Arrivata un’auto blu, colpita al cofano da un getto di acqua. Cosa grave, appena prima dell’irreparabile: dall’auto blu è sceso l’ammiraglio De Giorgi e proprio in quel preciso istante è stato preso in pieno dal gavettone. Fradicio, l’ammiraglio. E tanto bene non l’ha presa.
I cinque militari della Marina sono stati trasferiti dalla base spezzina di Varignano a Taranto.
Il caso, raccontato dal quotidiano Taranto sera, è divenuto politico perché c’è stata anche un’iniziativa in consiglio regionale della Liguria, un ordine del giorno urgente che però, sottoscrtitto da un leghista e da uno di Forza Italia, non è stato affrontato in aula in quanto non era stato sottoscritto anche da esponenti del centrosinistra. Il caso è politico perché si tratta del reparto incursori, uno di quelli maggiormente specializzati nell’ambito della Marina militare, e il trasferimento secondo i due politici liguri rischia di essere un segnale di possibili smantellamenti.
Insomma, l’hanno pagata per il gavettone o c’è altro, di più ampio, nella vicenda grottesca della “doccia” all’ammiraglio? Morgillo e Rixi, i due firmatari dell’ordine del giorno in consiglio regionale della Liguria, non si fermeranno perché l’intento è di vedere chiesto al ministero della Difesa anche un ripensamento, sulla decisione di trasferire i cinque.
Se invece che acqua sull’Ammiraglio avessero fatto fuoco su pescatori, sarebbero eroi