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Bari: il tunisino con la bocca cucita da dieci giorni, “nessuno pensa a lui” Domani pomeriggio presidio di solidarietà per il migrante che protesta

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Domani, all’esterno del centro immigrati (Cie) di Bari, presidio di solidarietà per Fatì. Il migrante tunisino, che dieci giorni fa si cucì le labbra per protesta contro quella che ritiene una “ingiusta detenzione”, ritiene di non dover essere obbligato a rimanere al Cie, dove invece era stato trasferito circa un mese fa da Ponte Galeria. Il collettivo “Rivoltiamo la precarietà” ha organizzato per le 17 di domani il presidio per Fatì perché “a livello istituzionale, sia governi locali sia nazionali, nessuno si dimostra interessato alle sue sorti”.

(foto home page: fonte pugliantagonista.it)


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