rendimentogold

basilepiccolo

Eclisse


Settimana corta a scuola: troppo faticosa per alunni con disturbi specifici dell’apprendimento, il Tar dà ragione a genitori del foggiano La dirigente aveva deciso il cambio

IMG 20200911 103009 scaled

Di Martino Abbracciavento:

Accolto dai giudici del Tar Puglia il ricorso. Era stato presentato dai genitori di uno studente frequentante una scuola secondaria di primo grado in provincia di Foggia: avevano impugnato la decisione della dirigente scolastica che aveva deciso di modificare l’orario della scuola passando da sei a cinque giorni di lezione, dal lunedì a venerdì.

Ad ottobre 2021 la dirigente scolastica aveva cambiato l’orario scolastico, introducendo la settimana corta e aumentando conseguentemente le ore di lezione giornaliera fino a raggiungere le 7 ore; per il ragazzo iscritto all’indirizzo digitale di musica, era stato predisposto un piano didattico personalizzato che non prevedeva la settimana corta, questo, fino al 21 gennaio 2022, quando la dirigente ha comunicato che sarebbe entrata in vigore per tutti la settimana corta.

Questa decisione ha fatto maturare nei genitori la volontà di fare ricorso al Tar, sottolineando che questa decisione di accorciare la settimana scolastica ha scaturito una: “violazione delle norme giuridiche poste a tutela della sicurezza degli alunni, in quanto con l’istituzione della settimana corta verrebbe meno la vigilanza all’ingresso e all’uscita della polizia locale”.

I giudici nella motivazione della sentenza scrivono che: “Negli alunni con disturbi specifici di apprendimento l’aumento delle ore di lezione in un singolo giorno, potrebbero comportare un affaticamento, soprattutto mentale, conseguente a un eccesso di applicazione, che va quantomeno valutato in prospettiva, nel duplice profilo psicologico e didattico» che andrebbe dunque «preso in considerazione all’atto di decidere che anche il piano didattico personalizzato dell’alunno debba adeguarsi all’organizzazione generale della scuola”.

In più i giudici aggiungono che: “Il ricorso è fondato, perché il provvedimento di riduzione dei giorni settimanali di lezione viola precedenti delibere del consiglio d’Istituto e del collegio dei docenti che prevedono la settimana lunga e non tiene conto del fatto che per quello specifico studente erano stato predisposto «un piano didattico personalizzato a 6 giorni”.


eventi nel salento




Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *