Paolo Castellana, di Martina Franca, è il responsabile dei distributori di carburanti per la provincia di Taranto. È stato recentemente nominato vicepresidente di Federascomfidi.
Ha un quadro della situazione dettagliatto, sui movimenti dei prezzi della benzina. Che fanno paura agli automobilisti-consumatori. È una situazione speculativa? Non per i distributori, sostiene. Distributori che sono l’anello finale di una catena che comunque è in difficoltà, causa guerra soprattutto. I prezzi hanno ricominciato a correre e gli effetti dell’abbattimento delle accise non bastano più. Oggi in quell’impianto di Martina Franca benzina self-service a quasi due euro e cinque centesimi al litro mentre il servito sfiora i 2,17.
Castellana mostra la sequenza di variazioni dei prezzi consigliati dall’Eni sempre al rialzo e in maniera pressoché continua: per esempio, quattro volte dall’inizio del mese. E non è finita, dice il rappresentante dei distributori. Il quale, nel suo ufficio, ha un libro sull’opera di Enrico Mattei fondatore del sistema petrolifero italiano e dell’Agip. E lo legge. Ma legge, deve leggere, girando la testa verso il monitor del computer, la fattura per un carico di carburante, una cisterna da 36mila euro, che deve pagare: settantamila euro. Risale ad una fornitura dei giorni scorsi. La fattura che arriverà per oggi sarà da circa 74mila euro. Pochi mesi fa sarebbe stata più o meno la metà.