Alcuni anni fa la signora, moglie del disabile, fu denunciata dalle ferrovie sud est perché secondo l’accusa aveva lasciato incustodito il passaggio a livello davanti a casa sua. Un’anziana ritenuta responsabile della custodia di quelle sbarre e che ha la sola colpa di abitare da decenni lì, a poche decine di metri dai binari. Il tratto ferroviario Martina Franca-Taranto è ancora gravato dalla presenza di queste sbarre davanti a più di una abitazione. I lavori terminati di recente, tali da riattivare la linea ferroviaria, non hanno riguardato l’eliminazione di quei passaggi a livello: la prospettiva di intervento è per l’anno prossimo.
Nel frattempo il disabile tale è rimasto, ha bisogno di quando in quando dell’intervento dell’ambulanza e, fissa, della fisioterapia e per fare entrare quella gente in casa, la moglie del disabile deve aprire e chiudere, ogni volta, manualmente, quelle sbarre.
Nei giorni scorsi è accaduto che l’anziana, a sua volta, ha avuto bisogno di un intervento medico, effettuato fuori regione. Con il disabile è rimasto il figlio della coppia, appositamente tornato a Martina Franca dal nord dove lavora. Domenica, resasi necessaria l’apertura di quelle sbarre, l’uomo ha trovato i lucchetti chiusi, alle sbarre. Non potendo, verosimilmente, contattare la mamma per sapere come venire fuori dalla situazione, ha chiamato la polizia.
Il problema, anacronistico e pericoloso (ulteriormente rischioso perché in quella casa vive un disabile totale con necessità di soccorsi anche urgenti) va risolto. Non prospettando interventi. Risolvendo. Fse-ferrovie dello Stato non è disinteressata all’argomento: “ha elaborato un progetto per l’eliminazione del passaggio a livello privato che prevede la realizzazione di una strada, alle spalle della casa, collegata alla strada principale. Il progetto rientra nell’ambito della conferenza di servizi per l’attrezzaggio della rete con SCMT, avviata a marzo di quest’anno. Successivamente, una volta approvato il progetto, si procederà con gara. I lavori di realizzazione della strada partiranno a inizi 2023” ci era stato comunicato nei mesi scorsi. Se possibile vanno accelerati alcuni interventi, come è evidente.