Di Nino Sangerardi:
“La copertura finanziaria del costo triennale dei quattro membri esterni del Comitato di indirizzo e coordinamento per gli interventi del PNRR è stimata in 682.315,00 euro a valere sulle risorse del POC Puglia”.
E’ quanto ratificato dalla Giunta regionale in merito a questa struttura burocratica—formata da sette componenti di cui tre interni alla Regione– inerente il Piano nazionale di ripresa e resilienza pugliese.
Comitato istituito da presidente e assessori regionali con provvedimento del 21 novembre 2021.
Con quali finalità ? Ecco : elaborazione di linee guida per la programmazione e messa in opera dei progetti ( con riferimento ai rapporti con i diversi organismi pubblici e privati presenti a livello territoriale), promozione del coordinamento tra i referenti interistituzionali coinvolti nel Piano, supporto alla ricognizione periodica sullo stato di attuazione delle opere ( anche con formulazione di indirizzi relativi all’attività di monitoraggio e controllo ), promozione della cooperazione con il partenariato istituzionale economico e sociale.
Ai membri interni della Regione per la partecipazione ai lavori non spettano compensi, gettoni di presenza indennità o emolumenti comunque denominati.
Il PNRR “Italia Domani” si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo : digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale.
Si tratta di un intervento che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemia (Covid 19), contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana, ridurre in modo sostanziale i divari territoriali e generazionali.
Destinati 82 miliardi di euro al Sud Italia su 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio( per una quota dunque del 40%) e prevede un investimento significativo su giovani e donne.
Le missioni che dovrebbero essere realizzate sono le seguenti :
1) digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura : stanziati 49 miliardi di euro con
l’obiettivo di promuovere la trasformazione digitale del Paese, sostenere l’innovazione del
sistema produttivo e investire in due settori chiave per l’Italia : turismo e cultura
2) rivoluzione verde e transizione ecologica : 68,6 miliardi di euro con gli obiettivi principali di
migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e assicurare la transizione
ambientale equa e solidale
3) infrastrutture per una mobilità sostenibile : 31,5 miliardi di euro con obiettivo primario lo
sviluppo di un’infrastruttura di trasporto moderna e estesa a tutte le aree italiane
4) istruzione e ricerca : 31,9 miliardi di euro per rafforzare il sistema educativo, le competenze
digitali e tecnico- scientifiche, la ricerca e il trasferimento tecnologico
5) inclusione e coesione : 22,6 miliardi di euro per facilitare la partecipazione al mercato del lavoro,
anche attraverso la formazione, sostenere le politiche attive del lavoro e favorire l’inclusione
sociale
6 ) salute : 18,5 miliardi di euro da investire sulla prevenzione e servizi sanitari, modernizzare e
digitalizzare il sistema sanitario , garantire equità di accesso alle cure.