Di Martino Abbracciavento:
La Regione Puglia annuncia che redigerà la sua prima “Strategia blu 2030” per il prossimo decennio, per “rispondere così alla grande sfida dell’economia del mare”.
Approvato dalla Giunta regionale il piano di lavoro per l’elaborazione del documento di strategia che raccoglierà azioni e strumenti, integrando le diverse politiche di Blue Economy settoriali, territoriali e delle coste, compresa la pianificazione dello spazio marittimo.
Il processo sarà guidato da un Comitato di indirizzo per lo sviluppo sostenibile della blue economy, che sarà formato dai direttori dei dipartimenti di Sviluppo Economico, Ambiente, paesaggio e qualità urbana, Agricoltura, Sviluppo rurale e ambientale, Turismo economia della cultura e valorizzazione del territorio, Bilancio, Affari Generali ed Infrastruttura, Mobilità, Politiche del Lavoro, istruzione e formazione, dall’Autorità di Gestione; da Aqp, da Anci e dalle Agenzie regionali di Arti, Asset, Aret PugliaPromozione, Arpa Puglia.
Saranno inoltre organizzati da parte del Capo di Gabinetto del Presidente, in relazione ai temi di volta in volta trattati, appositi Tavoli istituzionali ai quali saranno invitati a partecipare i rappresentanti dei Ministeri interessati, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, della Direzione marittima competente, dell’Agenzia del demanio e dell’Agenzia delle dogane oltre che i Commissari della ZES Ionica interregionale Puglia-Basilicata e della ZES Adriatica interregionale Puglia-Molise, nonché altri Enti e Organismi interessati.
A margine dell’iniziativa, è intervenuto l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, sostenendo che: “La Blue Economy comprende tutte le attività umane che utilizzano il mare, le coste e i fondali come risorse per attività industriali e di servizi, quali acquacoltura, pesca, biotecnologie marine, turismo marittimo, costiero e sottomarino, trasporto, porti, energie rinnovabili marine, il tutto in un’ottica di sostenibilità. Il mare unisce settori e tradizioni diverse in un tessuto imprenditoriale diffuso che può essere una leva straordinaria per il rilancio economico del Paese e della nostra regione. La sfida dell’economia blu può essere colta rafforzando l’integrazione delle azioni pubbliche collegate al mare, storicamente settorializzate a scapito di un approccio finalizzato a cogliere le sinergie tra i diversi ambiti, attraverso una concertazione e una coerenza d’azione tra tutti i settori interessati dell’Amministrazione regionale. Il senso di questa iniziativa è proprio questo, ottimizzare le esperienze, le competenze acquisite negli anni e i progetti realizzati per cui è già stata realizzata una prima ricognizione e rendere la Regione Puglia, già leader nella green economy, una regione all’avanguardia capace di concretizzare in maniera univoca una visione di sviluppo del mare proiettata ad affrontare le sfide di crescita, di protezione dell’ambiente e di innovazione del sistema produttivo e di quello della formazione che caratterizzeranno il nuovo decennio”.
Interviene anche l’assessore all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio: “L’avvio del percorso di definizione di una strategia per la Blue Economy regionale restituisce un ulteriore tassello alla Strategia regionale per lo Sviluppo Sostenibile, l’Agenda 2030 delle nazioni Unite prevede al Goal 14 di “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”, questo sarà un obiettivo da conseguire con le politiche pugliesi. Ancora una volta la Regione Puglia, in maniera sinergica, sta operando nella declinazione dei 17 goal globali a scala regionale per rendere efficace la sostenibilità in tutte le sue sfumature”.
Gianfranco Lopane, assessore regionale al Turismo dichiara che: “Dall’Adriatico allo Ionio, con oltre 850 chilometri di costa, la Puglia custodisce un patrimonio dal valore inestimabile, ricco di diversità e che non solo necessita di attenzione e tutela ma rappresenta anche un’opportunità di sviluppo per il turismo e per l’economia regionale. La Regione Puglia punta a rafforzare gli investimenti sulla qualità dei servizi negli approdi e nelle destinazioni marittime, ad innalzare gli standard dell’accoglienza e a consolidare le relazioni pubblico-privato che toccano settori in crescita come quelli del turismo nautico e crocieristico. Azioni strategiche condivise e trasversali sul piano governativo regionale sono oggi fondamentali per valorizzare il turismo all’interno della Blue Economy. Ci attendiamo per questo che, a partire dall’approvazione odierna del piano di lavoro, si avvii un percorso virtuoso per lo sviluppo dell’economia del mare”.