Cartellone molto ricco, come di consueto. Nuovo direttore artistico, il tedesco Sebastian Schwarz. Il festival della valle d’Itria si inaugura stasera (ore 21, atrio di palazzo ducale) con “Il giocatore”. La quarantottesima edizione si articolerà fino alla prima settimana di agosto con questo tema: proposte di generi musicali di cinque secoli, così fra il pubblico, anche quello meno addentrato, ce ne sarà per tutti.
Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori:
I riflettori del Palazzo Ducale di Martina Franca si riaccenderanno il 19 luglio alle ore 21 sulla nuova produzione di Le joueur di Sergej Prokof’ev (repliche il 24 e 30 luglio, 6 agosto). Per la prima volta al Festival della Valle d’Itria va in scena un’opera di un compositore russo: a Martina Franca l’opera sarà eseguita non nella “tradizionale” versione del libretto in russo ma nella più rara in francese, preparata da Paul Spaak, che fu del resto quella del debutto assoluto del titolo nel 1929 al Théâtre Royale de la Monnaie di Bruxelles.
Questa produzione segue l’idea di omaggiare lo scrittore russo del quale nel 2021 il mondo aveva celebrato i duecento anni dalla nascita. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari – compagine pugliese ospite per il terzo anno consecutivo – salirà Jan Latham Koenig; la regia è affidata a uno dei maestri del nostro tempo, Sir David Pountney, mentre le scene e i costumi portano la firma di Leila Fteita e le luci quella di Alessandro Carletti. Nel cast vocale, il soprano Maritina Tampakopoulos – voce che sta conquistando rapidamente apprezzamenti internazionali – vestirà i panni di Pauline, Sergej Radchenko sarà Alexis e Silvia Beltrami La Grand-Mère. Per la prima volta a Martina Franca sarà ospite il Coro del Teatro Petruzzelli di Bari, diretto da Fabrizio Cassi. Coinvolti più di trenta solisti per la celebre scena del IV Atto al tavolo da gioco.
«Credo quest’opera dia molte possibilità di divertirsi con certi dettagli dei personaggi. Il mio scopo – dichiara Sir David Pountney – sarà esagerare i loro tratti satirici più estremi. Da parte dei cantanti voglio una performance che non sia naturalistica, ma quasi sovraeccitata: è un’indicazione che arriva dalla musica stessa, che ci porta a un livello frenetico del comportamento ossessivo dei personaggi, un comportamento per cui tutti rischiano la loro fortuna, il loro futuro, la loro stessa vita affidandosi a elementi così incerti e precari, letteralmente legati al caso».
Nel 1915 Sergej Prokof’ev inizia la stesura del Giocatore, ad oggi considerata la sua prima partitura importante per il teatro musicale, per concluderne l’orchestrazione già nel 1916, dopo averne curato anche il libretto tratto dall’omonimo romanzo dell’ammiratissimo Fëdor Dostoevskij. Il debutto dell’opera, previsto al Teatro Mariinskji di Pietrogrado nei primi mesi dell’anno successivo, viene rimandato a causa delle proteste del cast che giudica la partitura troppo complessa. La Rivoluzione d’Ottobre del 1917 e la successiva partenza del compositore – rimarrà lontano dalla Russia per 15 anni – segnano definitivamente la cancellazione del titolo dal cartellone del Mariinskji. Tornato in Russia nel 1927, Prokof’ev ritrova la partitura del Giocatore nella biblioteca del teatro della ormai Leningrado. Ma non è cambiato solo il nome della città: l’opera viene infatti contestata dall’Associazione Russa dei Musicisti Proletari per il suo modernismo e non più programmata. Il Giocatore vede quindi le luci della ribalta fuori dall’Unione Sovietica, il 29 aprile del 1929, al Théàtre Royale de la Monnaie di Bruxelles, con una seconda edizione della partitura, il libretto in francese curato da Paul Spaak e con la conseguente traduzione del titolo in Le joueur. Sarà l’unica occasione in cui Prokof’ev vedrà la sua opera in scena.
I biglietti degli spettacoli sono in vendita sul sito www.festivaldellavalleditria.
LE JOUEUR (Il giocatore)
di Sergej Prokof’ev
19, 24, 30 luglio e 6 agosto 2022 ore 21
Martina Franca Palazzo Ducale
Opera in quattro atti e sei quadri op. 24 su libretto di Sergej Prokof’ev
dal romanzo omonimo di Fëdor Dostoevskij
Versione in francese del libretto di Paul Spaak
Prima rappresentazione: Bruxelles, Théâtre Royale de la Monnaie, 29 aprile 1929
Edizione Boosey & Hawkes, Londra; rappresentante per l’Italia Casa Ricordi, Milano
Direttore Jan Latham Koenig
Regia David Pountney
Scene e costumi Leila Fteita
Luci Alessandro Carletti
Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari
Maestro del Coro Fabrizio Cassi
Le Général Andrew Greenan
Pauline Maritina Tampakopoulos
Alexis Sergej Radchenko
La Grand-Mère Silvia Beltrami
Le Marquis Paul Curievici
Mr. Astley Alexander Ilvakhin
Blanche Ksenia Chubunova
Le prince Nilsky Sandro Rossi
Le baron Wurmerheim Strahinja Djokic
Potapytch Gonzalo Godoy Sepulveda
Au tableau de la salle de jeu
Le Directeur Andrew Greenan
Premier Croupier Dagur Thorgrimsson
Deuxieme Croupier Joan Folqué
Le Gros Anglais Strahinja Djokic
Le Long Anglais Toni Nezic
La Dame bariolée Irina Bogdanova
La Dame pâle Alessia Panza
La Dame comme ci comme ça Ksenia Chubunova
La Dame vénérable Larissa Grigoreva
La Vieille Joueuse suspecte Silvia Beltrami
Le Joueuer fougueux Alessandro Lanzi
Le Joueur maladif Paul Curievici
Le Joueur bossu Sandro Rossi
Le Joueur malchanceux Elcin Adil Huseynov
Le Vieux Joueur Yuri Guerra
Les six joueurs Vincenzo Mandarino, Pantaleo Metta, Elia Colombotto,
Diego Maffezzoni, Graziano De Pace, Dario Lattanzio