Si twitter c’è chi ha scritto “se ne è andato il russo sbagliato”. Ma l’italiano Marco Rizzo, che è pure candidato alle elezioni, ha detto che aspettava questo momento dal 1991 per brindare.
Vauro Sanesi, vignettista, ha invece commentato che “in un mondo senza più sogni i sognatori se ne vanno”.
Mikhail Gorbaciov fu l’uomo che portò la Russia a superare settanta anni di Unione sovietica. Fu l’uomo della perestroika, cioè il sistema di riforme, e della glasnost, la trasparenza. Fu un uomo di pace, le tensioni internazionali nei primi anni successivi alla caduta del muro di Berlino e del blocco comunista sembravano davvero affievolirsi. Gli fu assegnato appunto il premio Nobel per la pace. La moglie Raisa sempre al suo fianco, rassicurante, come lui lo era per i russi e per il mondo. Poi, nel 1991, prese il sopravvento Boris Eltsin, in Russia. Poi un ex agente del Kgb, Vladimir Putin.
Mikhail Gorbaciov è morto all’età di 91 anni. Da oggi è nella storia.