Sono passati più di sette mesi da quando, quella sera del 17 marzo, la macchina guidata dalla mamma di Domenico fu presa di mira dai killer. Colpi di arma da fuoco, uccisi appunto Domenico, tre anni, la sua mamma e il compagno di lei. Si salvarono i fratellini poco più grandi di Domenico, perché simularono di essere morti. Sono passati 219 giorni e, benché delle indagini era stata indicata e soprattutto auspicata una prospettiva di soluzione a breve, in realtà non c’è ancora nulla. Senonché a Lecce, ieri sera, ha avuto luogo un vertice investigativo, incentrato sulla strage di Palagiano. Vertice per verificare, ancora una volta, che non c’è nulla o perché alle viste una svolta c’è? Top-secret l’esito del colloquio. Del resto, tutto il corso delle indagini finora è stato caratterizzato dal più rigoroso riserbo.
All’incontro degli inquirenti, convocato in procura a Lecce dal procuratore antimafia Cataldo Motta, ha preso parte anche il procuratore di Taranto, Francesco Sebastio, insieme ai vertici territoriali delle forze dell’ordine.