Di seguito un comunicato dei responsabili dell’iniziativa:
Dalla Puglia il progetto Saracen giunge a Milano e poi vola a Sidney: i robot umanoidi per bambini affetti da autismo saranno presenti allo Smau di Milano dal 22 al 24 ottobre e poi arriveranno a Sidney in occasione della Sesta Conferenza Internazione sulla Robotica Sociale, in programma dal 27 al 29 ottobre 2014.
Una settimana densa di impegni ed emozioni per il team Saracen che dopo lo Smau di Milano volerà a Sidney, per presentare i suoi robot umanoidi per bambini autistici, in occasione dell’International Conference on Social Robotics, che si terrà nella città australiana presso il Powerhouse Museum, il museo della tecnologia, dal 27 al 29 ottobre.
La partecipazione a questo importantissimo evento, che raduna gli esperti di tutto il mondo nel campo della robotica, è avvenuta tramite selezione: i nostri ricercatori pugliesi, in particolare il referente, dott. Giuseppe Palestra, potrà relazionare alla comunità scientifica internazionale grazie ad un loro articolo “Social Robots in Postural Education: a New Approach to Address Body Consciousness in ASD Children, G.Palestra et al.”, che illustra appunto gli studi effettuati sui social robots nell’educazione posturale e che, evidentemente, si è rivelato innovativo.
Il tema portante della conferenza di quest’anno sarà “L’intelligenza Sociale”, infatti la manifestazione è un punto di riferimento per ciò che riguarda i progressi scientifici legati alla robotica sociale: un robot sociale è un automa capace di interagire con gli esseri umani seguendo delle meccaniche sociali condivise, legate al suo ruolo.
SARACEN (Socially Assistive Robots Autistic Children EducatioN) è un progetto vincitore del “Bando Smart Cities and Communities and Social Innovation”, P.O.N. “Ricerca & Competitività” 2007-2013 per le Regioni della convergenza e si propone come ausilio alle terapie per la cura dei bambini affetti da disturbi dello spettro dell’autismo. Nato dall’idea di tre ricercatori trentenni dell’Università del Salento (rigorosamente in ordine alfabetico: Francesco Adamo, Dario Cazzato e Giuseppe Palestra) appassionati di informatica e robotica applicata alle scienze umane, si pone appunto l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di soggetti in condizioni di fragilità e di coloro che li assistono.
Messo in atto nel 2012 grazie a un bando del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca e portato avanti in collaborazione con il CNR, con l’Istituto Nazionale di Ottica di Arnesano e l’Istituto di Fisiologia Clinica di Messina, il progetto Saracen ha già ottenuto il “premio LaMarck” conferitogli dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria, in occasione dell’edizione barese dello Smau dello scorso febbraio.
Selezionato anche per lo Smau di Milano, il team Saracen sarà presente, con i suoi robot sociali, all’interno dei padiglioni 1-2 di Fiera Milano City a Rho, dove si terrà l’esposizione internazionale dell’innovazione tecnologica, dal 22 al 24 ottobre 2014.
Il carattere innovativo dei robot sociali Saracen consiste essenzialmente nella loro capacità di interagire autonomamente con il bambino e, inoltre, di contribuire alla diagnosi precoce e al monitoraggio della malattia, sfruttando il fattore tecnologico, dal quale i piccoli affetti da autismo sono indubbiamente attratti.
Queste qualità rendono unici, almeno su territorio nazionale, questi robot, che potrebbero essere un utilissimo strumento sia per gli operatori sanitari che scolastici, nonché per le famiglie stesse.