Di seguito il comunicato:
Di che materia sono fatte oggi le notizie? Si può vivere senza di esse? Qual è il loro impatto sulle decisioni e sulla vita, che si sia semplici cittadini o potenti della Terra? Come è cambiato il lavoro del giornalista? Questo cambiamento è responsabile del deterioramento dell’informazione? C’è un modo ecologico di produrre e gestire l’informazione?
Lunedì sarà presentato il libro “Il bias dell’informazione”, che per la prima volta avvia la riflessione sul tema dell’informazione nella sua forma, un volume realizzato con il patrocinio di Assostampa e dell’ Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale. L’evento, online sui canali Facebook e Youtube della casa editrice Durango, vedrà la partecipazione degli autori dei saggi contenuti nel volume curato dal giornalista Massimiliano Martucci. Saranno presenti: Eugenio Iorio, Stefano Cristante, Marco Magheri, Chiara Somma, Leda Guidi, Andrea Siciliano e Tommaso Carmassi.
“Il numero di notizie con le quali possiamo comporre la nostra dieta quotidiana è direttamente proporzionale al numero di dispositivi cui abbiamo accesso: eppure proprio questa enorme possibilità ci allontana sempre più dalla possibilità di essere informati correttamente, perché è impossibile gestire con razionalità e buon senso un numero così elevato di contenuti”, spiega il curatore del volume.
La moltiplicazione esponenziale degli emittenti (siano essi notiziari web, canali social, quotidiani, influencer, giornalisti, newsletter) spinge al massimo la concorrenza per ottenere un attimo in più della nostra attenzione. La vertiginosa accelerazione alla quale è sottoposto il mondo, rende più importante la velocità che la qualità della notizia. La composizione delle notizie è determinata dalle regole del marketing. L’affannata ricerca di notizie alle quali attribuire la qualifica di “vere” spinge sempre più le persone nelle braccia di teorie complottiste e nelle reti di reclutamento di idioti.