Accadde lo scorso anno a Canosa di Puglia. Il 43enne di origine marocchina è imputato con l’accusa di avere gravemente ferito a coltellate, sfregiandole il viso in modo permanente, la moglie connazionale 23enne perché si era rifiutata di avere un rapporto sessuale.
Nel processo in corso a Trani, primo grado, l’accusa ha chiesto una condanna a 14 anni di reclusione per l’uomo. Sentenza prevista il prossimo 22 febbraio.