Di Nino Sangerardi:
La Giunta regionale ha ratificato gli “indirizzi e criteri per selezione manifestazione di interesse, e approvazione schema del Protocollo d’intesa inerente la tutela e valorizzazione delle Chiese Rupestri”.
Promuovere il patrimonio storico e identitario della Puglia costituisce uno degli obiettivi generali contemplati dal Piano paesaggistico territoriale pugliese anche al fine della loro conservazione fruizione e messa in sicurezza.
Stante la Legge regionale n.51/2021 con oggetto le “Chiese Rupestri” nonché la qualificazione e potenziamento dell’offerta turistica e culturale, presidente e assessori regionali hanno impegnato
1.200.000.00 euro per gli anni 2022-2023-2024(400 mila euro ogni anno).
Ci sarà un Avviso pubblico i cui destinatari sono gli Enti Locali pugliesi.
Verranno ammessi a sovvenzionamento gli interventi finalizzati agli aspetti di restauro e conservazione .
In particolare, messa in sicurezza degli affreschi e consolidamento dell’adesione e coesione del substrato pittorico e degli intonaci, pulitura per riportare alla luce le cromie originali offuscate dalla presenza di depositi superficiali di varia natura e opere di reintegro della pittura riconoscibile, mitigazione dei fenomeni di crollo e distacco dei banchi calcareo/tufacei, di infiltrazioni delle acque meteoriche, di umidità e di stabilizzazione del microclima, eccetera.
Le azioni da realizzare potranno considerare di mettere al sicuro i percorsi per sostenere accessibilità e fruibilità del bene storico-culturale.
I criteri per la valutazione delle proposte di finanziamento sono i seguenti : visione strategica e obiettivi dell’intervento devono essere affini al progetto territoriale per il paesaggio del PPTR Puglia anche tramite il coinvolgimento delle associazioni del Terzo settore nella gestione dei siti; qualità del programma e caratteristiche di innovazione e riproducibilità tali da assumere la funzione di Progetto Pilota; livello di cantierabilità degli interventi; premialità per i progetti che includono la collaborazione con le Soprintendenze della Puglia , il Segretariato regionale del Ministero della Cultura, le Università e i Centri di ricerca nel campo del recupero dei Beni culturali.
Per ogni annualità il contributo economico massimo da concedere all’Ente locale sarà pari a 100 mila euro.