Di Michele Vigilante:
Sono state completate le operazioni di recupero dei corpi. Sette vittime del disastro di ieri con l’elicottero Aludaunia precipitato ieri in territorio di Apricena.
La procura della Repubblica di Foggia ha aperto un’inchiesta per ipotesi di disastro aviatorio colposo.
Una delle prime ipotesi, al vaglio degli inquirenti, parla di un disastro aereo dovuto alle condizioni del tempo avverse, ma non si escludono altre cause che avrebbero potuto far precipitare il velivolo. Nella giornata di oggi si è tenuta la conferenza stampa del Procuratore Ludovico Vaccaro, il quale ha esposto ai giornalisti quanto fatto fino ad ora. “La prima cosa che abbiamo fatto nella giornata di ieri è stata accertare che ci fossero dei sopravvissuti – ha così iniziato la sua conferenza stampa.” Tale procedura ha comportato un po’ di tempo e solo nella serata di ieri, come ribadito durante la conferenza stampa, si è potuto appurare che fossero tutti e sette morti, i cinque passeggeri e i due membri dell’equipaggio. “Le operazioni non sono potute proseguire sia per il maltempo sia perché l’elicottero si trova su un pendio e l’elicottero rischiava di scivolare. Si sentiva odore di carburante che poteva procurare rischio di incendio. Per questo le operazioni sono state sospese e sono continuate questa mattina”. Il Procuratore ha aggiunto che la zona è stata preservata e recintata, i corpi coperti da un telone per evitare che le salme potessero essere facile preda di animali selvatici della zona. “E’ stato assicurato – ha aggiunto – il rispetto delle salme pur non potendole recuperare. Sin da ieri mattina, da quando la Procura della Repubblica è stata informata dell’accaduto dal Comando dell’Arma dei Carabinieri, si sono presi contatti con l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV). Si tratta di un’autorità investigativa amministrativa, istituita nel 1999, per la sicurezza del volo civile dello Stato, un’autorità pubblica che opera in condizioni di terzietà sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Da tempo la Procura della Repubblica di Foggia, come gran parte della Procure d’Italia, ha sottoscritto un protocollo al fine di coordinare le investigazioni di natura giudiziaria e quelle amministrative”. Per quanto accaduto l’ANSV, ha nominato due investigatori che sono arrivati tempestivamente sul posto, un ingegnere aereonautico ed un pilota. La stessa Procura della Repubblica di Foggia, come emerso dalla conferenza stampa, ha nominato tre consulenti tecnici, un Professore universitario esperto in disastri aerei, un ingegnere, Colonnello dell’aereonautica, ed un Colonnello pilota dell’aereonautica militare. Pare che un’idea delle cause del disastro ce la si sia fatta, ma non è stata ancora ufficializzata in attesa dei rilevamenti dei consulenti tecnici. E’ ancora in atto la ricerca, da parte degli investigatori, della scatola nera dell’elicottero, che non tutti i velivoli posseggono e non è certo che ci fosse su quello precipitato. L’elicottero, come tutti i velivoli, era dotato di strumentazione necessaria a consentire la navigazione non a vista, pur non avendo una strumentazione radar a bordo. Al momento massimo riserbo sul lavoro della Procura per evitare confusione e false ipotesi che potrebbero sovrapporsi al lavoro degli inquirenti. Ha ribadito il Procuratore che è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti per disastro colposo, atto dovuto essendo in presenza di un disastro aereo, ma non vi sono al momento indagati. Sono state recuperate le salme e portate presso l’obitorio dell’ospedale di San Severo ed è stata prevista, lì dove necessario, l’assistenza psicologica ai parenti delle vittime. “Si sta valutando se procedere con l’autopsia, ma non per tutte le vittime, ha precisato il Procuratore, e verrà fatta verosimilmente sui corpi dei piloti”. Per le vittime slovene è previsto l’arrivo del Console in provincia di Foggia che, probabilmente, è stato delegato dalla stessa famiglia delle vittime slovene presenti a bordo. Entro la serata dovrebbe essere rilasciato dalla stessa Procura il nullaosta per procedere ai funerali di quelle vittime non sottoposte ad autopsia.
