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Gentili signore e signori, buonanotte. Alle tv Puglia, digitale terrestre: per interferenze con canali di Croazia e Slovenia se ne spegneranno parecchie, da Telenorba a Studio100 ELENCO: CHI RISCHIA

alberto sordi dentone 1

alberto sordi dentoneLa foto (fonte la rete) è della scena di un film, “I complessi”. Alberto Sordi, nel ruolo di Guglielmo, nonostante un sorriso non esattamente perfetto, era talmente bravo da vincere il concorso, contro tutte le avversità, e riuscire comunque a fare l’annunciatore tv. E in quel film dice, con quel sorriso, “Gentili signore e signori, buonanotte”. Stavolta il rischio è che la buonanotte, le tv, se la diano da sole. Pure la televisione del santo delle stimmate: servirebbe il miracolo per salvare proprio l’emittente dedicata, insomma, stavolta.

Telenorba 7, Telenorba 8, Radionorba tv, Telebari, Telerama,Telefoggia, Teleradio Padre Pio, Canale 2 Tv, Teletrullo, Delta Tv, Telemax, Antenna Sud, Blustar Tv, Teleradio Città Bianca, Teleonda, Teleblu, Telepuglia Italia, Teleradioerre, Telesud, Studio 100, Canale 7, Amica, Teledauna, Tele A, Napoli Ch, Tv Capital, Puglia Tv, Telepunto 5, Telebasilicata Matera, Super 7, Teleregione, Teledehon, Teleradio San Severo, Tele Acli San Marco. Queste sono le tv che trasmettono in Puglia e che secondo la delibera dell’autorità garante delle comunicazioni, Agcom, rimarranno spente dal 31 dicembre altrimenti lo si farà in maniera coatta.

Interferiscono, tali programmi che si trovano su 12 dei 18 canali del digitale terrestre, con le trasmissioni di Croazia e Slovenia. Altre televisioni, in aggiunta a quelle nazionali, non avranno problemi: Tg Norba 24, Canale Italia 84, Canale Italia 83, Telepuglia, TRC, Telelocorotondo, Video Italia Puglia, Teleradio Buon Consiglio, Telemaig, Telecattolica, Telesveva, Canaleotto, RTM, Settegold, Antenna 10, Telecapri.

Da qui al 31 dicembre le emittenti difficilmente rimarranno ferme a subire questo provvedimento: saranno quindi settimane calde, le prossime, sul ftonte-tv, c’è da supporre. La questione riguarda anche altre regioni.

La tecnologia del digitale terrestre prevede che su un canale possano trasmettere più emittanti. Secondo la delibera Agcom, due terzi dei canali riguardanti la Puglia deovono essere spenti. Dunque, per le emittenti si tratterà di trovarsi sul canale “buono” o, anche, nel caso, di andarsi a comprare il posto. Insomma, questa storia delle interferenze potrebbe aprire scenari, anche di mercato delle frequenze, assolutamente impensabili finora.


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