Di seguito, dal profilo della fondazione Paolo Grassi:
Lunedì 5 dicembre 20.30 Teatro Verdi Martina Franca
𝐓𝐫𝐚 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐫𝐧𝐞 𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐢𝐞𝐥𝐨 di Azio Corghi
con drammaturgia poetica di Maddalena Mazzocut-Mis
𝐀𝐥𝐞𝐣𝐚𝐧𝐝𝐫𝐚 𝐔𝐫𝐫𝐮𝐭𝐢𝐚, Direttrice
𝐋𝐢𝐝𝐢𝐚 𝐅𝐫𝐢𝐝𝐦𝐚𝐧, soprano
𝐀𝐥𝐞𝐬𝐬𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨 𝐌𝐚𝐬𝐭𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢, violoncello
𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐨 𝐋𝐢𝐛𝐞𝐭𝐭𝐚, pianoforte
𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐁𝐞𝐥𝐥𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨, voce narrante
“L’idea creativa della composizione scaturisce dalla lettura del saggio di Giuseppe Magaletta intitolato Studi sullo stile di Bach di Pier Paolo Pasolini…L’artista interpreta la propria drammatica vicenda personale attraverso la musica di Bach, rendendola chiave per interpretare la vita stessa. Nei primi anni della sua formazione, in Friuli, durante la guerra, in un periodo particolarmente difficile, Pasolini ascoltò Bach per la prima volta eseguito da una violinista amica di famiglia. Da questo ascolto nacque un suo scritto. Ne citiamo alcuni frammenti:
‘Bach rappresentò per me in quei mesi la più forte e completa distrazione […] Ogni volta che lo riudivo mi metteva, con la sua tenerezza e il suo strazio, davanti a quel contenuto: una lotta, cantata infinitamente, tra la Carne e il Cielo, tra alcune note basse, velate, calde e alcune note stridule, terse, astratte… come parteggiavo per la Carne! […]’
L’opera pasoliniana è attraversata da un concetto del corpo che delimita la vita e la morte: poiché i sentieri del pensiero e dell’esistenza sono come tracciati a fuoco sulla carne e “la carne” sta alla base dell’esperienza. La sua fine è stata al tempo stesso simile alla sua opera e dissimile da lui. Simile perché egli ne aveva già descritto, nella sua opera, le modalità squallide e atroci, dissimile perché egli non era uno dei suoi personaggi, bensì una figura centrale della nostra cultura, un poeta che aveva segnato un’epoca, un regista geniale, un saggista inesauribile.”
Azio Corghi