Tra le persone che nei mesi scorsi hanno lasciato l’Ucraina assediata dai russi, marito e moglie entrambi di 71 anni. La coppia di Kiev ha una figlia a Martina Franca, sposata da anni con un italiano, dunque i due 71enni di Kiev hanno trovato rifugio a Martina Franca. La sistemazione, per alcuni mesi, è stata garantita grazie all’interessamento encomiabile, a titolo personale, dell’ex vicesindaco Pasquale Lasorsa. Nei mesi estivi, grazie alla solidarietà della dottoressa Franca Basile, si è potuto far fronte alla situazione. Poi è stato necessario lasciare l’alloggio, non più adeguato per questi periodi dell’anno, ed i due anziani ucraini hanno trascorso l’autunno a casa della figlia, piccola ed in cui vive il nucleo familiare composto anche da due bambini. La sistemazione di fortuna è consistita in un divano letto, da chiudere e riaprire ogni giorno, e benché non lo fossero per i loro congiunti i due coniugi fuggiti dalla guerra hanno iniziato a sentirsi di troppo. Hanno deciso di tornare in Ucraina. Per la figlia, il genero ed i nipotini è una prospettiva drammatica come può facilmente intuire, oltre che per loro stessi: tornare in luoghi in cui non c’è elettricità né gas, in cui il gelo ed il buio si accompagnano ai bombardamenti.
Figlia e genero della coppia, che non riescono a convincere i due anziani di non rappresentare certo un peso, chiedono un aiuto per un alloggio: dall’assessorato comunale ai servizi sociali non ci sono tuttora esiti positivi. Il sindaco di Locorotondo si è messo a sua volta alla ricerca di una soluzione. Il problema è legato anche alla stesura ed alla durata di un contratto di affitto. Serve una sistemazione per il tempo strettamente necessario, il termine della guerra. Il genero ha detto che potrebbe provvedere al pagamento delle bollette di un alloggio, per lui sarebbe impossibile fare di più. Al momento la situazione è senza soluzione ed i due coniugi nelle scorse ore hanno non solo manifestato la volontà di andare via ma hanno anche fatto i biglietti del pullman per Kiev: partenza il 27 dicembre, martedì, per due giorni e mezzo di viaggio. Fino ad una zona di guerra.
Tre giorni per dare una mano a queste persone. Chiunque possa e voglia risolvere questa situazione può contattare il numero telefonico 3287097808.