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Pil, cresce la ricchezza della Puglia: +6,6 per cento in un anno. Reddito delle famiglie +4,6 per cento Dati del 2021

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Di seguito un comunicato diffuso dalla Regione Puglia:

Il Pil della Puglia nel 2021 cresce di 6,6 punti percentuali rispetto al 2020, e il reddito disponibile delle famiglie, nello stesso anno, aumenta del 4,6%, un dato quest’ultimo che colloca la Puglia al secondo posto in Italia.

A darne notizia è l’Istat che questa mattina ha diffuso il report sui conti economici territoriali.

Scendendo nel dettaglio, il Pil della Puglia (misurato a valori concatenati con anno di riferimento 2015) passa da 67,078 miliardi del 2020 ai 71,533 del 2021. Un aumento di 4,455 miliardi, superiore in termini percentuali a quello del Mezzogiorno (+6,0%) e in linea con la crescita registrata a livello nazionale (+6,7%). Nella graduatoria nazionale del Prodotto interno lordo delle regioni italiane, la Puglia è ottava in Italia.

Quando al reddito delle famiglie, il report Istat riferisce che nel 2021, il reddito disponibile delle famiglie, misurato a prezzi correnti, ha segnato per il complesso dell’economia nazionale una crescita del 3,7% rispetto al 2020. Più intensa della media nazionale è risultata la crescita nel Mezzogiorno (+4,1%) con aumenti superiori alla media nazionale per Basilicata (+4,9%) e Puglia (+4,6%).

“Dopo la crescita registrata dall’Istat per l’occupazione e l’export nei primi nove mesi del 2022 – ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci –   il dato del Pil 2021 e soprattutto dell’aumento nel reddito delle famiglie pugliesi nello stesso anno ci confortano, ripagando gli sforzi della Regione Puglia e delle imprese in un momento di grandissima difficoltà per l’economia mondiale e nazionale. Vorrei ricordare – ha sottolineato – che la Regione Puglia ha sostenuto moltissimo le imprese nel biennio 2020-2021 in seguito alla crisi economica generata dalla pandemia. Con Puglia Sviluppo abbiamo progettato misure straordinarie che hanno consentito l’erogazione di oltre 2 miliardi di euro di mutui, aggiuntivi all’intervento regionale. Questa manovra ha permesso alle imprese di far fronte alle carenze di capitale circolante determinate dall’emergenza sanitaria e dare loro l’impulso per la ripartenza.  Abbiamo sostenuto dunque il sistema produttivo in un contesto di grande difficoltà, così è stato possibile contrastare il calo del Pil del 2020 che ha coinvolto tutta l’Italia e che in Puglia è stato del 7,4%. Questa manovra straordinaria ha consentito di non compromettere la solidità finanziaria delle imprese pugliesi ed ha permesso loro di poter orientare i propri sforzi verso lo sviluppo delle proprie realtà produttive soprattutto in termini di innovazione e di internazionalizzazione. Oggi l’Istat misura e certifica il volume di quel lavoro e restituisce un senso ad uno sforzo enorme e alle politiche economiche della Regione Puglia in un contesto drammatico”.

“Oggi lo scenario internazionale ci preoccupa e ci mette di fronte a sfide nuove e a scenari che un anno fa non avremmo immaginato. Siamo al lavoro per contrastare questa nuova ondata di crisi e per questo stiamo pianificando una politica di sostegno che sia sempre più attrattiva e in grado di accompagnare le nostre imprese verso le nuove sfide della transizione digitale ed energetica”.

Tasso di crescita in volume del PIL

TERRITORIO

2020

2021

Lombardia

-7,6

+7,7

Basilicata

-9,6

+7,7

Emilia Romagna

-8,4

+7,5

Veneto

– 9,9

+7,3

Piemonte

– 9,7

+7,1

Marche

-9,2

+7,0

Campania

-9,2

+6,7

Puglia

-7,4

+6,6

Liguria

-11,5

+6,6

Sardegna

-9,6

+6,4

Provincia autonoma di Trento

-7,6

+6,2

Friuli Venezia Giulia

-8,4

+6,1

Toscana

-13,2

+6,0

Provincia autonoma di Bolzano

-9,0

+5,8

Lazio

-9,1

+5,6

Valle d’Aosta

-9,8

+5,2

Sicilia

-8,3

+4,7

Calabria

-8,7

+4,5

Molise

-8,5

+4,3

 

Italia

– 9,0

+6,7

Nord-ovest

– 8,4

+7,5

Nord-est

– 9,0

+7,1

Centro

– 10,4

+5,9

Centro-nord

–  9,2

+6,9

Mezzogiorno

–  8,7

+ 6,0

Variazioni del reddito disponibile delle famiglie consumatrici – valori %

TERRITORIO

2020

2021

Piemonte

-2,7

+2,9

Valle d’Aosta / Vallée d’Aoste

-4,9

+3,2

Lombardia

-1,6

+3,9

Provincia Autonoma Bolzano / Bozen

-2,2

+2,5

Provincia Autonoma Trento

-2,2

+4,6

Veneto

-2,9

+3,3

Friuli-Venezia Giulia

-3,0

+3,6

Liguria

-3,4

+3,9

Emilia-Romagna

-2,4

+3,3

Toscana

-4,6

+3,5

Umbria

-3,3

+4,0

Marche

-2,9

+3,2

Lazio

-2,3

+ 4,3

Abruzzo

-1,9

+3,9

Molise

– 0,5

+3,3

Campania

-1,7

+4,4

Puglia

– 0,9

+4,6

Basilicata

+0,5

+4,9

Calabria

-1,4

+3,6

Sicilia

-0,5

+3,5

Sardegna

+0,2

+4,2

Italia

– 2,2

+3,7

Nord-ovest

-2,1

+3,6

Nord-est

-2,6

+3,4

Centro

-3,2

+3,9

Centro-nord

-2,6

+ 3,6

Mezzogiorno

-1,0

+4,1


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