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Taranto: chiusa la mostra “I balocchi” Ieri

mostra balocchi 2

Di seguito il comunicato:

Dopo quasi un mese, ha chiuso ieri i battenti “I balocchi”, la mostra del giocattolo storico che ha
portato in tutto il mondo i capolavori della collezione Marzadori.
L’esposizione, ospitata dallo scorso 9 dicembre al primo piano della biblioteca comunale “Pietro
Acclavio”, è stata promossa dal consiglio regionale della Puglia, con il sostegno
dell’amministrazione comunale di Taranto e il patrocinio della Regione Emilia Romagna.
Sono stati registrati numeri importanti per la mostra curata da Luigi Orione Amato e Raffaela
Zizzari, che ha avuto come protagonisti numerosi pezzi della preziosa collezione Marzadori, già
esposta al Moma di New York, alla Triennale di Milano e alla biblioteca Salaborsa di Bologna.
«Centinaia di visitatori hanno scelto di compiere questo ideale viaggio attraverso 100 anni di
arredi, complementi per l’infanzia e giocattoli di legno – ha spiegato il curatore Luigi Orione
Amato – una raccolta di pezzi unici che è iniziata circa 30 anni fa, con la nascita della prima figlia
del collezionista Maurizio Marzadori. Abbiamo portato a Taranto, città dall’enorme vivacità
culturale, uno sguardo particolare sull’evoluzione del design applicato all’infanzia, parlando non
solo di giochi, ma anche di pedagogia, di storia, di società. I riscontri sono stati entusiastici, grazie
soprattutto alla splendida biblioteca “Pietro Acclavio”, la cui originale struttura ha reso
particolarmente suggestiva l’esposizione dei pezzi».
“I balocchi” ha raccontato ai tarantini l’evoluzione della cultura dell’infanzia, uno spaccato storico
nel quale creativi, pedagogisti e architetti hanno iniziato a progettare oggetti
espressamente destinati ai bambini. Mobili e “camerette”, arredi scolastici, abiti, giochi di legno
e per esterno, vengono realizzati da grandi artisti e designer, ma anche da autori sconosciuti,
attingendo a cultura, creatività e moda del tempo.
Le opere presentate a Taranto, oltre 350, sono state organizzate in un percorso espositivo
suddiviso per aree tematiche, in una logica di “alti” e “bassi” che ha premuto sul rapporto tra
nonni e nipoti, tra chi ha evocato lontani ricordi infantili e chi si è stupito di fronte a oggetti distanti
anni luce dalla contemporaneità.
«Questo approccio ci ha permesso di integrare la mostra con laboratori didattici specifici – ha
aggiunto l’altra curatrice, Raffaella Zizzari – uno per ogni settimana di esposizione e tutti “sold
out”. Siamo certi di aver seminato proficuamente nel territorio e di aver mostrato come un luogo
votato alla cultura, come una biblioteca, possa esprimere potenzialità inaspettate».
La mostra “I balocchi” è stata prodotta dalla società Orione, in collaborazione con “Poli bibliomuseali di Puglia”, “Teatro Pubblico Pugliese” e i partner tecnici Provinciali e Isola di Mezzo.


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