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“Mi chiese di sbottonarmi” Bari: clamorosa testimonianza di un'ex studentessa nei confronti del professore, al processo sulla compravendita degli esami universitari

università bari

Processo esamopoli in tribunale a Bari. Presunta compravendita di esami universitari alla facoltà di Economia e commercio, 32 imputati. Oggi, testimonianza clamorosa in aula (di tribunale). Una studentessa: “il professor Del Vecchio mi chiese di aprirmi, di sbottonarmi un po’. Solo così avrei superato l’esame”. Il professor Del Vecchio, di nome fa Massimo, era assistente del professore Pasquale Barile. Insieme ad altri 30, sono imputati a vario titolo con le accuse di associazione per delinquere, concussione, corruzione, falso e rivelazione di segreto d’ufficio.

La studentessa, ex, della facoltà, dopo avere sostenuto l’esame di matematica una decina di volte, senza superarlo, si rivolse, racconta in udienza, a una scuola. Lì incontrò il docente che a dire della donna, le parlò di lezioni a pagamento e le suggerì di aprirsi, di sbottonarsi un po’.

Un’altra studentesse, nella testimonianza, ha escluso qualsiasi riferimento sessuale e ha parlato delle lezioni con il professore: tre volte alla settimana per tre mesi, duemila euro. Esame superato.

Secondo la procura barese, esamopoli si basa su un autentico tariffario per sostenere e superare gli esami.


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