Due funzionarie comunali, dei servizi sociali di Martina Franca, si sono presentate da Cosimo Pascullo e gli hanno consegnato le chiavi di un alloggio. Un monolocale nel centro storico, di un bed and breakfast. Per due giorni, si risolve così la vicenda dell’uomo che aveva intenzione di denunciare la sua condizione e poi era stato indotto, proprio dall’amministrazione pubblica, a rimanere zitto. Cosimo Pascullo dorme nel bagno pubblico che si trova nei pressi della posta centrale e la sua condizione di ogni notte, da anni, è quella nella foto a sinistra. Non ce la fa più e aveva, appunto, intenzione di dare una svolta alla vicenda con una denuncia ai giornalisti.
Svolta che è arrivata, almeno temporaneamente. Ora ci sarà però bisogno della soluzione definitiva e anche immediata, perché se il bed and breakfast (foto a destra) dovesse essere solo questione di due notti, che succederebbe dalla terza notte in poi? Quindi, proprio domani, sarà necessario risolvere il problema. E ora che è stata trovata una soluzione, sia pure temporanea, lo si interpreti solo come un riparo a una vicenda vergognosa. Nessuno, di chi aveva responsabilità (a partire dall’amministrazione precedentemenre in carica, stando a quanto afferma Pascullo) è stato bravo né lo è divenuto ora.
Gentile Direttore,
Mi permetta di complimentarmi con lei per l’eccelso servizio d’informazione che giornalmente offre.
Vorrei però dire la mia su questa vergognosa vicenda.
Come lei sa, il sindaco ricopre il ruolo di autorità sanitaria. Certamente sa anche che lo specifico assessore, ha promosso la propria campagna elettorale improntandola sulla base di trasparenza e solidarietà. Ora mi chiedo, visto le palesi responsabilità giuridiche e soprattutto morali, come mai non siano stati ufficialmente contattati dagli organi di stampa per poter ribattere su questa deplorevole vicenda, vista anche la loro propensione a dispensare sorrisi.
Perchè non dare loro la parola? Perche non dare loro la possibilità di “giustificarsi”? Mi permetto di esortare lei e gli altri organi di stampa a provvedere….la curiosità di conoscere le loro risposte mi attanaglia.
Grazie per il suo intervento. Per quell’aggettivo, poi, me lo incornicio. Dunque: all’assessorato ai Servizi sociali è stata data l’opportunità di chiarire. Non l’hanno colta appieno. In quanto al sindaco, la vicenda Tares è illuminante, per quanto mi riguarda. Siccome, richiesto di una risposta su quell’altro caso a mio giudizio gravissimo, non risponde da più di un anno, quello è il sindaco. (agostino quero)
Un sindaco che non risponde su queste vicende è da ritenersi completamente inadeguato a svolgere questo ruolo, e cortesemente non venga più a parlarci di solidarietà altrimenti (commento automoderato dall’autore).
Leggendo il suo articolo ho appreso che la condizione di questo signore è da anni quella della foto riprodotta a sinistra dell’articolo. Sarebbe bene che le forze di opposizione e di maggioranza chiedessero una ricostruzione dei fatti puntuale all’assessore competente per capire:
-da quanto tempo questo signore dorme in quelle condizioni e soprattutto da quanto tempo dorme in quel posto?
-chi ha preso quella decisione?
Le chiedo la cortesia, Se lei è al corrente di qualche notizia al riguardo a noi ignota, di tenerci aggiornati a prescindere dalle risposte dell’amministrazione.
Vedendo il servizio sono rimasto stupito nell’apprendere una simile notizia perché il signore Pascullo fa parte di una famiglia conosciutissima a Martina e molto unita, anche dal punto di vista lavorativo, per cui non riesco a spiegarmi come mai sia stato possibile che possa essersi ritrovato in tale situazione. Infatti, lei giustamente, dopo aver denunciato le mancanze della amministrazione, nel suo articolo parla di maggior solidarietà da parte della comunità che in un periodo di crisi dovrebbe esserci verso le persone in difficoltà. A tal proposito le prime forme di comunità che mi vengono in mente sono la Famiglia e la Chiesa. Forse, prima che si ripresentino altre situazioni simili sarebbe bene che la chiesa cominciasse ad aprire le porte di qualche proprio palazzo o di qualche convento occupato da pochissime persone (talvolta una); ricordandosi che, spesso, quei palazzi e quei conventi sono il frutto delle cospicue donazioni dei nostri bisnonni.
Grazie per il suo intervento. Non è una cortesia a lei, quella di dare notizie che si hanno. Si tratta del dovere, ancora prima che diritto, di cronaca. Trovo abbastanza disgustoso, peraltro, che in questi giorni, nel tentativo di nascondere una gravissima responsabilità di chi esercita la pubblica amministrazione quale che sia il ruolo, da varie parti si ipotizzi un attacco politico. Qua si sta parlando di uno che dorme nel bagno pubblico, altro che attacco politico. Quando non conviene, la cronaca diventa attacco politico. (agostino quero)
La risposta alla mia domanda tesa a sapere da quanto tempo si protrae questa situazione mi è stata fornita Martina News (che per completezza di informazione invito tutti a leggere) che riferisce che questa situazione del signore va avanti da 5 anni, ovvero da quando si rivolgeva periodicamente al sindaco Palazzo che lo rassicurava dicendo che stava provvedendo. Non doveva sfuggire al sindaco e assessore dell’epoca (Fumarola?) che quella situazione era lungi dall’essere risolta abitando e lavorando rispettivamente di fronte al bagno pubblico in questione.
Questa mattina la gazzetta del mezzogiorno, nella pagina di Martina, riporta la foto dell’assessore ai servizi sociali, Infante, abbinata ai voucher. Non so se mi sono persa qualcosa, ma del signore che dorme nei bagni pubblici l’assessore ai servizi sociali non ha detto nulla sui giornali. O sta meditando di dimettersi?
Grazie per il suo intervento. Sempre che i giornali abbiano, loro, detto qualcosa. (agostino quero)