Nei giorni scorsi la Corte di Cassazione, terza sezione penale, è intervenuta su un caso di accusa per corruzione di minorenne avvenuto in Puglia. A dicembre 2021 il tribunale di Bari dispose gli arresti domiciliari nei confronti di una donna, rispetto a tale provvedimento venne proposto ricorso ed appunto la donna è giunta fino alla Corte suprema per vedere accolta la sua istanza. Ma il ricorso è stato respinto.
La questione sollevata dal legale della ricorrente riguardava la presenza fisica o meno del minore al compimento degli atti sessuali da parte della donna quale discriminante per la contestazione. Nel caso specifico il minorenne, 12 anni, non c’era. Ma era tra chi, nel social network, vedeva la donna esibirsi in atti di autoerotismo. La Corte di Cassazione ha ritenuto che anche in questo caso si considera corruzione di minore.
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