Il quindicesimo rapporto ecosistema scuola di Legambiente fa emergere una realtà pugliese in condizioni accettabile, altre che sono messe male e altre ancora che non si sa manco cosa siano. Il rapporto, riguardante la situazione nelle città capoluogo, prende in esame molti parametri, per la realizzazione della graduatoria. Non solo in rapporto alla qualità della struttura (in Puglia il 29,4 per cento delle scuole necessità di interventi urgenti di manutenzione) e dell’impiantistica ma anche per i servizi indotti, vedi il pedibus o raccolta differenziata. In nessuna mensa scolastica delle città pugliesi, poi, non si somministra un pasto interamente biologico. In senso generale, in Puglia va bene l’uso di energie alternative: il 44,6 per cento delle scuole censite ne è in possesso. Va ribadito che l’indagine riguarda le città capoluogo e che Brindisi, Andria, Barletta e Trani non hanno neanche consegnato le schede per elaborare i dati, quindi nell’indagine non compaiono.
Lecce non è solo la prima della Puglia ma lo è dell’intero meridione: si classifica al ventinovesimo posto della graduatoria complessiva. Poi c’è Bari, al posto numero 65; medio bassa classifica, un po’come la squadra di calcio in questo periodo. Poi Taranto, ottantesimo posto, e Foggia, in ottantaduesima posizione.
Il podio nazionale: prima Trento, seconda Pordenone, terza Forlì.
(foto home page: liceo Archita, emblema dell’ottantesimo posto di Taranto)
