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La studentessa universitaria che dorme in tenda a Milano, caro-affitti problema generale Unione inquilini: assenza di politiche abitative adeguate

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Di seguito un comunicato diffuso da Unione inquilini:

Casa: “La studentessa di Milano in tenda davanti al Politecnico contro il caro affitti è la fotografia dell’assenza di politiche abitative pubbliche. Unione Inquilini sostiene l’iniziativa della studentessa e invita sindacati inquilini, comitati inquilini, movimenti e organizzazioni studentesche a fare della tenda una assemblea permanente per denunciare l’assenza di politiche abitative chiedere l’abbandono di politiche abitative liberiste.
Dichiarazione di Walter De Cesaris, Segretario Nazionale Unione Inquilini
“Una studentessa di Milano si è attendata davanti al Politecnico per denunciare l’insostenibilità del caro affitti che in quel contesto si riverbera in ostacolo anche al diritto allo studio. Questa iniziativa nella sua semplicità mette a nudo una situazione tanto incandescente quanto sottovalutata dal ceto politico amministrativo locale e nazionale.
Aldilà delle suggestioni del Ministro Salvini su un fantomatico e visionario piano casa di legislatura e di politiche abitative da parte di Regioni e Comuni che continuano imperterrite a sostenere con immobili, aree e finanziamenti un social housing che non rappresenta la soluzione ma casomai il problema, perché scambiato per edilizia residenziale pubblica, la tenda della studentessa sta li a dimostrare la distanza siderale tra i bisogni reali e le politiche abitative che vengono attuate.
Quella tenda ha un alto valore simbolico. Per questo è importante che la città di Milano le associazioni degli studenti, ma anche i sindacati inquilini, i movimenti, i comitati si stringano intorno a quella tenda in una assemblea permanente che affronti pubblicamente la questione del caro affitti.
Siamo di fronte al fallimento dei cosiddetti student hotel pubblico – privato, nei quali il governo ha riversato centinaia di milioni di euro del Pnrr ma che sono semplicemente un affare per privati.
A Milano e dintorni mentre ci sono oltre 10.000 case popolari di Comune e Aler vuoti perché devono essere oggetto di manutenzioni, mentre ci sono centinaia di immobili cielo – terra lasciati nel degrado e inutilizzati che dovrebbero essere oggetto di recupero e di messa in disposizione della città, delle famiglie in precarietà abitativa, dei lavoratori in mobilità, degli studenti fuorisede, ci si ferma solo al finto stupore e scandalo degli aumenti degli affitti, una presa d’atto inconcludente.
Esprimiamo solidarietà alla studentessa in tenda davanti al Politecnico, alla sua denuncia e lotta, ma non fermiamoci a questo, che la solidarietà si esprima mettendo a nudo il fallimento delle politiche abitative di Governo, Regione e Comune attuate fino ad oggi perché queste hanno prodotto quella tenda e quella protesta.

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