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Confisca ad un pregiudicato del foggiano. Salento: sequestro per ipotesi di truffa ai danni dello Stato Guardia di finanza e polizia

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Di seguito alcuni comunicato diffuso dalla Guardia di finanza:

La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, proseguendo l’attività volta al contrasto della criminalità ramificata
nel territorio della Capitanata, dalle prime ore dell’alba stanno dando esecuzione al provvedimento di confisca
definitiva dei beni, già sottoposti alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro anticipato d’urgenza.
Il provvedimento è stato emesso, su richiesta del Questore di Foggia, dal Tribunale di Bari – Sezione III in
funzione di Tribunale della Prevenzione e divenuto definitivo a seguito di sentenza emessa dalla Corte di
Cassazione, a carico di un soggetto ritenuto socialmente pericoloso dopo aver effettuato un’approfondita analisi
della sua personalità, considerati i suoi numerosi precedenti di polizia, con particolare riguardo ai reati contro il
patrimonio.
Il personale della Divisione Polizia Anticrimine – Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Foggia e i
militari della Compagnia della Guardia di Finanza di San Severo stanno notificando e definitivamente
confiscando alcuni immobili del soggetto di San Severo ubicati nel comune di Montesilvano (PE).
Le indagini patrimoniali, estese ai familiari conviventi e ad alcuni prestanome hanno dimostrato la disponibilità
diretta e indiretta da parte del proposto di beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, tanto da
ritenere che siano stati il profitto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego. Nello specifico, i beni mobili
e immobili intestati al proposto ed ai suoi familiari conviventi nonché a terzi prestanome, alla luce dell’analisi dei
flussi finanziari in entrata (fonti) e in uscita (impieghi), non hanno trovato giustificazione nei modesti redditi
prodotti, appena sufficienti per il sostentamento dell’intero nucleo familiare. Il Tribunale di Bari, condividendo
la ricostruzione patrimoniale fatta dagli investigatori, ha accolto la proposta formulata dal Questore di Foggia e,
dopo aver disposto il sequestro anticipato, ha ordinato la confisca dei beni per un valore complessivo di oltre
151.200,00 euro.
Il risultato conseguito conferma ancora una volta il costante coinvolgimento della Polizia di Stato di questa
provincia e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, in perfetta sinergia con l’Autorità Giudiziaria,
nella lotta alla criminalità.

—–

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecce hanno dato esecuzione ad un provvedimento
di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, per una truffa aggravata per l’erogazione di
contributi pubblici ai danni dello Stato e dell’Unione Europea, perpetrata da un imprenditore di Galatina.
Le indagini, avviate nel 2022, dalle Fiamme Gialle salentine hanno riguardato l’indebita percezione di “aiuti
pubblici” alle imprese, connessi ai progetti di efficientamento energetico destinati agli Enti locali attraverso il
sistema dell’emissione e/o ottenimento dei “titoli di efficienza energetica” (TEE) o, più comunemente, chiamati
“Certificati Bianchi”, ottenuti dal Gestore nazionale dei Servizi Energetici (G.S.E.), dalla cui “cartolarizzazione”
e conseguente vendita sul mercato, le aziende nazionali acquisiscono di fatto sovvenzioni (sottoforma di
“ricavi”) per aver contribuito alla riduzione dell’impatto delle emissioni inquinanti sul territorio nazionale.
L’attività, nata come controllo amministrativo, si è svolta selezionando diverse decine di progetti\lavori di
efficientamento energetico, comunicati e registrati sulla piattaforma digitale dalla società controllata con
riferimento a diversi Comuni, sparsi prevalentemente nel Sud-Italia, e presentati come realizzati al Gestore dei
Servizi Energetici (G.S.E.).
All’esito dell’attività ispettiva, svolta dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecce, gli
interventi si sono rivelati verosimilmente in larga parte simulati, avendo gli Enti Locali interessati disconosciuto
ogni concreto ed effettivo intervento sul suolo comunale di competenza.
Ciò consentiva dunque di porre all’attenzione della locale Procura della Repubblica un’ipotesi di reato di truffa
aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, avendo la società ricevuto circa 11 mila “certificati
bianchi”, i quali, successivamente ceduti sul citato mercato delle transazioni bilaterali, hanno consentito di
realizzare un provento illecito di quasi € 2.500.000.
All’esito delle indagini, il G.I.P. del Tribunale di Lecce, su richiesta del P.M. titolare delle indagini, ha disposto
l’applicazione della misura cautelare patrimoniale del sequestro nei confronti del rappresentante legale per la
suddetta cifra, quale profitto del reato.
L’azione di servizio, svolta in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, testimonia il perdurante impegno della
Guardia di Finanza a presidio della sicurezza economico-finanziaria del Paese e nel contrasto delle condotte
mirate a depauperare indebitamente le casse dello Stato. Si evidenzia che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità
degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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