Interdizione per dieci soggetti, numerosi capi di accusa a vario titolo. Sequestro preventivo di beni per un milione novantamila euro complessivamente. L’inchiesta coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Lecce ha portato al provvedimento da parte del giudice per le indagini preliminari del tribunale leccese.
L’inchiesta riguarda un’ipotesi di tombamento ed altre forme di conferimento e smaltimento illecito di circa ventimila tonnellate di rifiuti (anche pericolosi) complessivamente, anche a margine dei lavori, risalenti agli anni scorsi, per lacriqualificazione del molo San Cataldo del porto di Taranto. I provvedimenti sono a carico di individui ed aziende del tarantino, con stoccaggio illecito in territorio di Massafra nel sito, una cava dismessa, di un’azienda non titolata a quel tipo di smaltimento.