La disgraziatissima vicenda dei giorni scorsi, della bimba di 13 mesi morta in auto a Roma, ha commosso tutta l’Italia. Una dimenticanza fatale, perfino una “disconnessione” mentale da parte del papà rispetto all’impegno di portare la figlia all’asilo, ipotesi pure avanzata da studiosi, può avere causato il decesso della bambina.
Da Martina Franca un cittadino sempre particolarmente attento, Francesco Mastrovito, ha lanciato una proposta. Deriva dall’esperienza di genitore di un liceale. Da scuola, qualora alle otto e mezza non sia arrivato lo studente, parte un messaggio ai genitori per avvisare dell’assenza. Ciò che serve per evitare che la scuola sia marinata può essere applicato per tutelare i più piccoli, perfino per salvarli. Si applichi lo stesso sistema di contatto con le famiglie sin dall’asilo nido: se entro mezz’ora, un’ora, dall’inizio delle attività dovesse registrarsi l’assenza, verificare con i genitori. Almeno per i giorni ed i mesi di frequenza degli asili e delle scuole sarebbe un aiuto fondamentale per le famiglie: salvavita, perfino. Magari in alcuni contesti avviene già, chissà. Ma potrebbe diventare un sistema generalizzato, utile se non fondamentale.
L’idea del cittadino pugliese è stata immediatamente sottoposta ad alcuni parlamentari ed ha iniziato a fare il giro d’Italia. Il sindaco di Locri ha già preso contatto con un deputato rappresentante di quel territorio per verificare la fattibilità della cosa. Che, ovviamente, sarà fattibile. A costo zero. Magari in tutto il Paese. È il caso che questa proposta si radichi il più possibile tra le famiglie, le istituzioni, le scuole.