Di Nino Sangerardi:
La Giunta regionale lucana ha ratificato l’Accordo “Progetti di Sviluppo” con Eni-Shell Italia E&P Spa.In precedenza i componenti del Tavolo tecnico permanente, con verbale, hanno “valutato e validato” la coerenza e fattibilità delle proposte ideate da Eni-Shell Italia.
I cinque progetti sono: Basilicata Elettric Region, Programma rigenerazione urbana sostenibile, Basilicata Open Lab, Produzione Biometano da scarti agricoli, Agri Hub Basilicata.
Vediamo in dettaglio.
-Basilicata Elettric Region : mira a creare un polo per la mobilità elettrica sostenibile attraverso lo
sviluppo di una rete di ricarica diffusa per veicoli e la realizzazione di siti di ricarica ad altissima potenza nelle aree di maggior affluenza, integrati con servizi di assistenza tecnica per automobilisti e formazione professionale agli addetti. Il progetto delineerà la Basilicata quale regione cardine per lo sviluppo della mobilità elettrica lungo la dorsale Nord-Sud a livello nazionale. Costo dell’intervento 4,6 milioni di euro, soggetto attuatore Be Charge azienda controllata da Plenitude, quest’ultima riconducibile a Eni Gas e Luce, società Benefit avamposto della strategia di decarbonizzazione del Gruppo Eni. Si prevede la costituzione del Team Progetto formato da R. B.-Eni e Be Charge.
-Programma rigenerazione urbana sostenibile : include “ attività di fundraising e progettazione sui temi della rigenerazione territoriale e urbana”, nonché supporto agli Enti locali per la candidatura ai bandi nazionali e europei di interesse, analisi e progettazione inerenti le Comunità energetiche rinnovabili e implementazione dell’Agenda 2030. Il Programma sarà sinergico con gli obiettivi delineati nel Piano strategico della Regione Basilicata. Soggetto attuatore del progetto la Fondazione Enrico Mattei presente in Basilicata dal 2007 : qui opera per lo sviluppo del territorio(più di 200 tra studi e ricerche) nei comparti dell’ambiente, energia, innovazione, economia circolare. Progetto finanziato con 3.000.000,00 di euro
-Basilicata Open Lab : realizzare un Hub di Joule-Scuola di Eni in zona lucana dedicato all’incubazione e avviamento delle imprese. Il programma, durata cinque anni, e valore complessivo di 4 milioni di euro contempla di supportare 60 aziende con mansioni di formazione e tutoraggio. Verranno erogati 45 contributi a start up e aziende locali per percorsi di co-innovazione e nuovi progetti imprenditoriali. Nella fase di avvio le attività troveranno sede negli spazi della struttura Eni in Potenza. Collaboratori di riferimento saranno la Fondazione Politecnico di Milano, Alsia(agenzia lucana sviluppo e innovazione in agricoltura), Consorzio Elis, Università degli Studi della Basilicata.
-Produzione Biometano da scarti agricoli : sviluppare la produzione di biometano attraverso interventi di riconversione e ampliamento degli impianti biogas esistenti in Basilicata(23). Promuovere l’integrazione tra la filiera agrumicola, degli allevamenti e il settore industriale della produzione di biocombustibili tramite la valorizzazione degli scarti agricoli e utilizzando i reflui zootecnici per la fabbricazione di biometano. Prevista una nuova società partecipata da Eni Bio CH insieme con l’operatore privato locale selezionato. Riguardo avvio e realizzo di un singolo progetto si stima un contributo di 8,1 milioni di euro in 4 anni.
-Agri Hub Basilicata : messa in opera di un Centro di estrazione di olio vegetale che lavorerà semi oleaginosi provenienti dal settore agricolo per alimentare le bioraffinerie dell’Eni. Un’opportunità di rigenerazione territoriale con impatti positivi sull’ambiente e sulle persone, offrendo la possibilità alle aziende agricole coinvolte di recuperare terreni scarsamente produttivi e accedere direttamente al mercato. Impatto occupazionale di circa 100 unità nella fase realizzativa. Progetto in capo a Eni attraverso il Distretto operativo di Eni Natural Energies spa(ramo agrobusiness). Tra i partner e collaboratori ci sono Alsia, Bonifiche Ferraresi, Coldiretti nazionale e Coldiretti Basilicata.
Stanziato un finanziamento di 11,9 milioni di euro in quattro anni.